NO DEI SINDACATI ALL’AUMENTO DELL’IMU SUI CANONI CONCORDATI. COSI’ SI CANCELLA UN PREZIOSO STRUMENTO SOCIALE!

12 Feb 2014 sunia,

Modena, 12 febraio 2014

I sindacati inquilini Sunia Sicet e Uniat di Modena esprimono netta contrarietà all’ipotesi dell’Amministrazione comunale di aumentare l’aliquota Imu sugli affitti a canone concordato (che passerebbe dal 4,6 per mille al 7.2 per mille).
Infatti, a causa di questo aumento di tassazione, ai proprietari di alloggi non converrà più affittare con il regime calmierato, preferendo invece il canone libero, che vuol dire maggior affitto per l’inquilino!

Dobbiamo assistere per l’ennesima volta ad una fiscalità locale iniqua che va esattamente in controtendenza alle conquiste dei sindacati inquilini, ottenute con le ultime manovre del Governo.
Per la prima volta nell’autunno 2013, il Governo ha dovuto prendere atto della necessità di creare un Fondo per la Morosità incolpevole per sostenere gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto a causa della perdita di lavoro e della crisi economica.
Così come pure l’aumento delle risorse per il Fondo sociale di sostegno all’affitto, che negli ultimi anni si erano quasi azzerate.
Aver ottenuto a livello nazionale questi sostegni (ancorché insufficienti!), significa che lo Stato riconosce la gravità della situazione per le famiglie in affitto.
Ci aspettavamo che anche a livello locale ci fosse la stessa attenzione.
Negli anni passati i sindacati avevano ottenuto aliquote Ici/Imu agevolate sui canoni concordati, con l’impegno dell’Amministrazione comunale di Modena di mantenerle e rafforzarle nel tempo.
Un contratto di affitto dura 3+2 anni, e quindi i proprietari hanno fatto affidamento per questo arco di tempo sul mantenimento di aliquote agevolate, accontentandosi d affitti più bassi!
L’aumento delle aliquote Imu sui concordati, rischia invece di spingere i proprietari ad affittare a canone libero, penalizzando così gli affitti calmierati per le famiglie e per gli studenti universitari.

Le scelte di fiscalità locale che si stanno mettendo in campo, produrranno in futuro un aumento degli affitti, aumento che per l’inquilino andrebbe ad aggiungersi all’altro balzello, la nuova imposta sui servizi indivisibili (Tasi).
Sunia Sicet Uniat ritengono che sia inaccettabile scaricare, anche parzialmente, i costi dell’operazione Imu sugli inquilini!

Sunia Sicet Uniat chiedono al Comune di Modena di cambiare rotta e trovare risorse per sostenere i canoni concordati dalla lotta all’evasione fiscale, che nel settore immobiliare è ancora molto elevata.
In un momento di grave crisi economica e sociale appare irresponsabile penalizzare uno strumento di politica abitativa frutto di un accordo territoriale a forte valenza sociale che ha dato positivi riscontri proprio nella nostra città.

Sunia Sicet Uniat chiedono un confronto urgente con gli assessori del Comune di Modena Boschini e Maletti.

Sunia Sicet Uniat Modena

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