31 Mar 2014
di Ciro Spagnulo
Diversi segnali confermano che nell’Europa che si prepara alle elezioni per il rinnovo del suo Parlamento crescono nazionalismi e destre pericolose. Crescono sull’onda delle sofferenze sociali ed economiche di una lunga, terribile crisi e crescono indicando facili capri espiatori, tra i quali gli immigrati. Crescono ovunque, sia nelle zone più ricche del Vecchio Continente come nelle più disagiate, perché ovunque l’inquietudine dell’elettorato è la stessa. Queste nuove destre sono figlie della conversione neo-liberista dell’Unione europea che provoca povertà e paura del futuro. Eppure proprio l’Europa dovrebbe sapere che il presupposto sociale della sua democrazia dopo la Seconda Guerra Mondiale fu la sconfitta della povertà attraverso la creazione di posti di lavoro. Occorre ricordarglielo. Occorre dire all’Unione Europea che quel presupposto sociale è ancora oggi l’argine contro le derive populiste ed autoritarie. Un’occasione per farlo sarà la manifestazione che i sindacati europei, tra i quali la Cgil, terranno a Bruxelles il 4 aprile contro le politiche di austerità e di rigore e per rivendicare scelte e decisioni di sviluppo e di crescita.
A BRUXELLES IL 4 APRILE PER UN FUTURO DI CRESCITA E DI SVILUPPO
Un appuntamento importante per i sindacati europei venerdì 4 aprile a Bruxelles: la manifestazione contro le politiche di austerità e di rigore e per rivendicare scelte e decisioni di sviluppo e di crescita.
Poche settimane prima del voto per il rinnovo del Parlamento europeo i sindacati di tutti i Paesi europei faranno sentire la loro voce nella capitale belga; gli obiettivi della manifestazione sono l’assoluta necessità di dire basta all’austerità e al rigore, il bisogno di invertire il segno delle politiche economiche e sociali che stanno condannando l’Europa alla recessione, il lancio di un grande piano straordinario europeo di investimenti per reindustrializzare l’Europa e per rispondere concretamente al dramma della disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile.
A Bruxelles parteciperà una consistente rappresentanza di Cgil Cisl Uil.
A cinque anni dall’inizio della crisi i cittadini europei continuano a soffrire per l’incertezza economica e sociale. Disoccupazione, lavoro precario, disuguaglianze e povertà rovinano la vita di molte persone. Battere la recessione e la stagnazione delle nostre economie, dando speranza e fiducia alle persone è il compito più urgente per i leader europei.