11 Apr 2014
Finalmente è stato siglato l’accordo con Ente poste che consentirà agli stranieri di ottenere la social card (o carta acquisti). Grazie alla diffida avviata da Inca e Cgil, supportata anche dalle numerose pressioni di parlamentari e associazioni, contro Inps, Poste e Ministero dell’Economia e delle Finanze, ritenuti responsabili per i mancati adeguamenti procedurali, Ente Poste e Inps hanno siglato il contratto per adeguare le procedure informatiche alla corretta ricezione delle domande degli immigrati, ai quali è stato esteso il diritto con l’ultima legge di Stabilità. I tempi del rinnovo del contratto di gestione con Poste Spa e la mancata approvazione parlamentare della norma transitoria per garantire l’erogazione della social card a tutti (stranieri e non) sono, infatti, alla base del mancato riconoscimento del diritto a cittadini immigrati, pur in possesso dei requisiti richiesti. Il caso era stato sollevato nei mesi scorsi dal patronato Inca e dalla Cgil, che avevano denunciato come in molte realtà le domande regolarmente compilate dal patronato, al momento della presentazione presso gli sportelli delle poste, venivano respinte per “disguidi tecnici”, vale a dire le procedure prevedevano il riconoscimento del diritto solo a chi era in possesso della cittadinanza italiana; un requisito non richiesto dalla legge di Stabilità. Sulla vicenda si sono mosse attivamente diverse realtà locali della Cgil, tra le quali l’Inca e il Centro Lavoratori Stranieri di Modena.