30 Apr 2009 mobilitazione, presidio,
IL PRESIDIO DAVANTI A MONTECITORIO-C’erano parlamentari, sindacalisti, esponenti delle associazioni promotrici, semplici cittadini al presidio che si è svolto il 29 aprile davanti a Montecitorio contro il disegno di legge su sicurezza e immigrazione, la cui discussione in aula dovrebbe iniziare il 6 maggio. La Cgil era rappresentata dalle segretarie confederali Vera Lamonica e Morena Piccinini, e dai responsabili nazionali delle politiche per l’immigrazione, Pietro Soldini, e di quelle per la sicurezza, Marcello Tocco, che hannp spiegato i motivi della protesta e annunciato altre iniziative di mobilitazione per la prossima settimana.
Unanime la preoccupazione per un disegno di legge che Soldini ha definito “vessatorio e punitivo nei confronti di un fenomeno, l’immigrazione, che necessita invece di razionalità e di consenso, vista anche l’importanza degli immigrati per la nostra economia. Le frontiere -ha aggiunto- non devono impedire la mobilità delle persone, serve invece regolarla, con interventi anche nel mercato del lavoro”.
Quanto allo stralcio, deciso dalla maggioranza, della norma che impone ai medici di segnalare gli immigrati irregolari, il problema -ha osservato Soldini- sussiste, “perchè con l’introduzione del reato di clandestinità, i medici potrebbero essere ugualmente costretti alla segnalazione e comunque si configurerebbe un contrasto normativo”.
Marcello Tocco nel suo intervento ha parlato di “avanzata di una sottocultura razzista” e ha criticato il provvedimento “per la lettura di parte che viene data della questione sicurezza”. Per quanto riguarda la norma sulla legalizzazione delle ronde che il governo intende recuperare in questo ddl,”, sarebbe la prima volta che si lede il diritto-dovere esclusivo dello Stato a garantire la sicurezza dei cittadini”.
ALCUNE PRESE DI POSIZIONE -Sul ddl sicurezza, al momento all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera, si susseguono le prese di posizione. Eccone alcune.
Donatella Ferrante, capogruppo dei Democratici in commissione Giustizia, afferma: “Il ddl sulla sicurezza era e resta un testo disumano, un insieme di norme inaccettabili contro i diritti delle persone: basti pensare che i bambini nati da clandestini non potranno essere registrati, che il permesso di soggiorno, senza il quale un cittadino extracomunitario non potrà neanche sposarsi, diventerà uno strumento per colpire gli immigrati o che il prolungamento degli irregolari nei Cie diventa una vera e propria detenzione”.
Ferrante si dice “sconcertata dal tentativo di governo e maggioranza di far passare come nuovo un testo sul quale non solo le opposizioni ma grande parte della società civile, come dimostrano le numerose audizioni parlamentari, si sono dette fermamente contrarie e sul quale il ministro Maroni minaccia la fiducia. La relatrice Santelli, anziché attaccare la vicepresidente Sereni e dire cose non vere, farebbe bene a riguardarsi il testo nel quale, tra l’altro, la norma-vergogna sui medici-spia non è stata affatto stralciata: al momento è solo un emendamento che dovrà essere sottoposto al voto della commissione” ( Jole Santelli, relatrice del ddl, in una recente nota ha affermato che si è già provveduto allo stralcio della norma sui medici, “riservandosi di riproporla in un’autonoma proposta di legge”).
Marina Sereni, vicepresidente dei deputati del Pd, dichiara: “Questa maggioranza continua a voler confondere la sicurezza dei cittadini con le norme per la gestione dell’immigrazione creando così il parallelo: arrivo degli immigrati uguale insicurezza per tutti. Noi del Partito Democratico abbiamo a cuore l’incolumità e la tranquillità degli italiani, ma abbiamo respinto e continueremo a respingere leggi che impediscono ai medici di curare gli immigrati e agli ufficiali dell’anagrafe di registrare i bambini nati da irregolari. Abbiamo detto e diremo no alle ronde e voteremo contro l’eventuale prolungamento della permanenza degli immigrati nei Centri di identificazione ed espulsione, i Cie. Il governo affronti il dibattito parlamentare e non pensi nemmeno alla fiducia sul disegno di legge per costringere al sì la sua maggioranza che ha già bocciato il decreto”.
Sinistra Democratica, a firma di Nuccio Iovene, afferma che “non si costruisce sicurezza con pacchetti di norme xenofobe” e definisce quelle contenute nel ddl sicurezza “scelte scellerate che sospingeranno nella clandestinità e nell’illegalità ancora di più migliaia di immigrati”.
Per Paolo Ferrero, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, “è chiaro che la logica razzista della Lega continua ad essere il centro dell’iniziativa politica del governo: questa maggioranza salva i banchieri, affossa i lavoratori e se la prende con gli immigrati, alimentando la guerra tra poveri.”.
“Questo è solo il modo di costruire specchietti per le allodole, alimentare il razzismo e non fare nulla contro la crisi.”.
“Infatti, il disegno di legge… in nome della ‘sicurezza’ introduce di fatto norme inutili, propagandistiche e xenofobe. Aumenteranno i costi economici che dovranno pagare gli uomini e le donne migranti che vogliono avere una vita regolare in Italia, diminuiranno le garanzie democratiche con l’istituzionalizzazione delle ‘ronde’, aumenteranno, in maniera disumana e irresponsabile, i tempi di trattenimento nei Centri di identificazione ed espulsione. Questo tanto per citare alcuni fra i tanti esempi di un testo inemendabile”.
“Prendersela con i bambini è quanto di più vigliacco si possa fare. Impedire loro di andare a scuola è una aberrazione”. Fabio Giambrone, vicepresidente dell’Italia dei Valori, commenta così la norma che obbliga i migranti a presentare il permesso di soggiorno per iscrivere i figli a scuola. “oltre a essere contro la Costituzione che prevede l’istruzione gratuita per tutti fino alla scuola dell’obbligo, la norma inserita nel ddl sicurezza… impedisce di fatto l’integrazione degli stranieri in Italia, a cominciare dai bambini, creando sacche di incomunicabilità che invece proprio con la scuola e con la cultura possono essere colmate”.
“Per Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, “il provvedimento è organico e costituisce una risposta a molti problemi in materia di sicurezza” e invita coloro “che polemizzano sul tema dell’immigrazione clandestina … a leggersi il comunicato congiunto Sarkozy-Zapatero”.
“Il provvedimento avanza proposte articolate sul periodo di permanenza nei Cie”, aggiunge” “tenendo conto dei tempi indispensabili per renderlo operativo, senza andare incontro a situazioni come quelle che si sono determinate in questi giorni in seguito ad un vuoto legislativo. I relatori in commissione hanno anche proposto di eliminare il punto controverso riguardante l’eventuale intervento dei medici. Vediamo che malgrado modifiche assai significative l’opposizione continua ad attaccare il provvedimento. Ciò rappresenta un errore assai grave rispetto ai problemi assai rilevanti che esistono sul terreno della sicurezza, come dimostra ciò che sta avvenendo nel Paese. Ci sembra che alcuni gruppi parlamentari e alcuni deputati non si rendano conto della gravità dei problemi e dell’esigenza di dare ad essi una risposta su vari piani, uno dei quali è quello legislativo”.
Per saperne di più:
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/77299
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/77285
http://www.sinistra-democratica.it/non-si-costruisce-sicurezza-con-pacchetti-di-norme-xenofobe
http://home.rifondazione.it/xisttest/
http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/comunicati/
http://www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_15563.htm

