29 Ago 2014
Il Governo è soddisfatto per la la prossima sostituzione dell’operazione Mare Nostrum con Frontex Plus. «Mare Nostrum è destinata ad essere sostituita da Frontex Plus, abbiamo gettato le basi per realizzare questa operazione», ha dichiarato a Bruxelles il ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso della conferenza stampa dopo l’incontro con il commissario Ue per gli Affari interni Cecilia Malmstroem del 27 agosto. La soddisfazione forse è prematura. L’operazione dovrebbe partire a novembre, ma non si sa ancora con quali risorse. Ed è proprio su questo che la Malmstroem fa capire che resta ancora da lavorare dal momento che l’Italia deve contare più sul contributo dei singoli Paesi che della Ue. Inoltre, l’accordo tra il Ministro Angelino Alfano e Commissaria Europea Cecilia Malmström potrà essere considerato un passo in avanti verso una europeizzazione delle responsabilità di soccorso dei migranti solo se non costituirà un arretramento rispetto a Mare Nostrum, come lasciano temere alcune dichiarazioni che parlano di uno spostamento della linea di intervento all’interno delle acque nazionali. “Non facciamo alcun passo indietro nelle operazioni di ricerca e soccorso, se non vogliamo assistere alla moltiplicazione dei morti nel Mediterraneo” dichiara la portavoce Unhcr Carlotta Sami, che esprime un timore condiviso da molti. In ogni caso, si rimane nel solco della risposta emergenziale, ma non si affronta il problema vero: garantire un viaggio sicuro a chi non può fare altro che fuggire. Non perché non si sappia come fare, ma perché, come ricorda a La Stampa la presidente della Camera Laura Boldrini, “Decisioni concrete possono essere prese se c’è la volontà politica di mettere in atto alternative alla traversata del mare”. E ciò presuppone anche un ripensamento delle politiche di chiusura delle frontiere. (cs)