30 Set 2014
Il Senato ha dato il via libera all’emendamento alla legge europea 2013 bis a firma di Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice per accorciare a 90 giorni i tempi di permanenza degli stranieri nei Centri di identificazione ed espulsione. Se reggerà anche al vaglio della Camera dei Deputati, l’emendamento ridurrà drasticamente i tempi di detenzione. Attualmente è possibile restare richiusi tra le mura di questi lager fino a 18 mesi. L`estensione dei termini a 18 mesi era stata voluta fortemente nel 2011 Roberto Maroni, all`epoca ministro dell`Interno del governo Berlusconi. Ha provocato rivolte, gesti di autolesionisno, incidenti mortali.
I Cie sono luoghi in cui vengono trattenuti i migranti privi di validi documenti di soggiorno, in attesa di essere identificati ed espulsi verso i paesi di provenienza. Dal punto di vista delle espulsioni non sono mai stati efficaci perché hanno ospitato solo una bassissima percentuale di irregolari, dei quali solo la metà è poi stata effettivamente espulsa. Sono però costosi. Oltre che costosi ed inutili violano la dignità ed i diritti fondamentali delle persone trattenute E hanno il difetto, grave, di essere opachi ai controlli.
In Italia i centri attualmente attivi sono cinque a fronte dei tredici iniziali. I restanti otto sono stati chiusi perché mal funzionanti a causa delle pessime condizioni in cui si trovavano. L’accorciamento a 90 giorni dei tempi di permanenza non sarà la chiusura dei Cie, ma rappresenterà indubbiamente un passo in avanti.