ALFANO: “MARE NOSTRUM CHIUDE”. ASSOCIAZIONI PREOCCUPATE

13 Ott 2014

 

Il prossimo 1° novembre partirà Triton, la nuova operazione europea per il controllo delle frontiere esterne, e da quel momento «si concluderà l’attività italiana di Mare Nostrum». Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Lussemburgo in occasione della riunione del gruppo Giustizia e Affari interni (GAI-Justice and Home affairs, JHA) dell’Unione europea. «La nostra richiesta che l’Europa presidi le sue frontiere esterne è stata accolta», ha dichiarato il ministro, esprimendo soddisfazione a nome dell’Italia. La nuova operazione «sarà al posto di Mare Nostrum, non avremo due linee di difesa delle nostre frontiere», ma, ha rassicurato, sul fronte del soccorso ai migranti in mare, «il nostro Paese farà per intero la sua parte secondo quanto prevede il diritto internazionale della navigazione». Un principio universale questo che vale per tutti i Paesi, e «che nessun atto collegiale può cancellare». Nella fase di avvio di Triton, ha spiegato il ministro, «sarà garantito il pieno coordinamento con le misure di emergenza adottate dall’Italia in vista di una loro rapida eliminazione».

«Mare nostrum», ha precisato ancora Alfano in conferenza stampa, «ha salvato decine di migliaia di vite ed è servita a fermare oltre 500 scafisti e passeur. Ma era un’operazione a tempo, nata dopo la tragedia di Lampedusa come misura di emergenza. Avevamo sempre detto che sarebbe finita quando l’Europa avesse fatto la propria parte». A un anno dalla strage in mare dei migranti, «l’Europa si riprende la propria frontiera e decide di presidiarla».

Le rassicurazioni di Alfano sul soccorso dei migranti non convincono però le associazioni impegnate su questi temi, come già abbiamo avuto modo di scrivere.

Alle tante voci critiche si aggiunge anche quella di Migreurop, una rete europea e africana di associazioni e individui che contrastano la violazione dei diritti dei migranti. “La Commissione europea e gli Stati membri dell’UE non propongono nessuna soluzione in grado di subentrare a Mare Nostrum e mettere fine all’ecatombe nel Mediterraneo”, scrive in un comunicato stampa. “Il rafforzamento dei controlli di Frontex tramite l’operazione ‘Tritone’ – anche detta ‘Frontex Plus’ – non si tradurrà in un’operazione di salvataggio in mare, come la stessa agenzia Frontex ha precisato. Lottare contro i trafficanti e allocare fondi al ‘dialogo’ con i paesi terzi non avrà alcun impatto positivo sulla situazione attuale: le rotte che i migranti continueranno ad intraprendere non faranno che diventare ancor più pericolose”, afferma Migreurop,

Secondo Migreurop, Mare Nostrum, malgrado alcuni aspetti problematici (…) ha abbozzato una nuova prospettiva di azione nell’ambito della quale l’Italia si è presa, ad ottobre del 2013, una responsabilità che l’Europa non è mai stata in grado di assumersi”.

Infatti ” l’Italia ha di fatto instaurato una forma di circolazione naturale per penetrare e spostarsi nello spazio europeo”, definito da Migreurop “ tentativo di realizzare il solo “corridoio umanitario” adatto al contesto europeo”

Se l’UE vuole davvero mettere fine all’immigrazione “irregolare”, deve renderla “regolare” permettendo l’accesso al territorio europeo a coloro che scelgono o sono costretti all’esilio, conclude il comunicato.

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