28 Ott 2014 presidio,
Era il 2011 quando la Flai, il sindacato dell’agro-industria della Cgil, insieme a Don Beniamino Sacco, parroco del luogo, denunciò con forza i “festini agricoli” (così li definiscono gli stessi organizzatori) in provincia di Siracusa organizzati da caporali e imprenditori agricoli senza scrupoli. Protagoniste loro malgrado le donne, soprattutto romene, le quali, spesso, devono assoggettarsi non solo a un lavoro sottopagato ed in nero, ma a violenze sessuali e ricatti. Molte riescono a denunciare e chiedere aiuto, rivolgendosi anche alla Flai che con il Sindacato di strada offre un presidio permanente per supportare ed aiutare a far emergere il problema. Iniziative e progetti sono attivi sul territorio di Ragusa, come il Progetto Solidal Tranfert.
La Flai nazionale ha organizzato, di recente, anche una visita nella zona con una delegazione parlamentare. Per la Flai Cgil Nazionale era presente il Segretario Nazionale Ivana Galli. “A seguito dell’attenzione mediatica e dell’interessamento della politica nazionale ci auguriamo –ha dichiarato Galli – che le istituzioni intervengano contro questo fenomeno di sfruttamento a cominciare da nuove norme che regolano il mercato del lavoro in agricoltura. Violenze e ricatti come quelli cui sono costrette le lavoratrici, straniere e non, sono anche il frutto di un collocamento che, anziché avvenire in modo legale e trasparente, è in mano ai caporali che contrattano per i datori di lavoro il miglior prezzo ed altro, come dimostrano i festini agricoli. Ci auguriamo che si possa finalmente voltare pagina e bloccare un fenomeno aberrante e non degno di un Paese civile. Il sindacato, denunciando e offrendo assistenza, sta facendo la propria parte ora attendiamo una risposta decisa dalla politica e dalle istituzioni”.
Sono circa un migliaio le romene coinvolte nel dramma che si consuma in provincia di Siracusa, in particolare a Vittoria, dove si coltivano i ciliegini e datterini. E’ un dramma che assume visibilità nel numero degli aborti settimanali, “5-6 a settimana in una città di 60 mila abitanti”, come denuncia un reportage di Dario Di Vico sul Corriere della Sera.