INACCETTABILE IL CONTRATTO SEPARATO FISASCAT/CISL – LAPAM FEDERIMPRESA

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Modena, 4 marzo 2015

Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil hanno appreso soltanto dai mezzi di informazione del rinnovo del contratto Lapam-Federimpresa Modena-Reggio Emilia sottoscritto da Fisascat-Cisl, rendendo inevitabile l’incomprensione su alcune questioni: la percentuale dei lavoratori favorevoli, contrari o astenuti sul contratto e le modalità di voto.

Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil, non hanno mai ricevuto copia del testo sottoscritto tra Lapam Federimpresa e Fisascat-Cisl, mentre i lavoratori consultati dalla Fisascat-Cisl hanno ricevuto solamente una sintesi delle tematiche che Fisascat-Cisl ha condiviso in modo separato con Lapam Federimpresa.

Inevitabilmente aumentano i dubbi sul tentativo di estromettere due Organizzazioni Sindacali dalla serena valutazione dei contenuti finali del contratto di Lapam Federimpresa, nonostante si sia perseguito per lungo tempo una trattativa che ha visto i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil avanzare richieste comuni, su un contratto scaduto il 31 dicembre 2009 e rinnovato solo nella parte economica nel 2013 con aumenti medi di appena 20 euro lordi.

“A nostro avviso – dicono Alessandro Fili Filcams/Cgil e Lorenzo Tollari Uiltucs/Uil – resta un grave errore la firma di un contratto che impone a 500 lavoratrici e lavoratori di Lapam Federimpresa Modena–Reggio Emilia, differenze salariali che superano anche i 300 euro lordi mensili rispetto al contratto nazionale del terziario applicato ai lavoratori delle Organizzazioni Datoriali maggiormente rappresentative sulla Provincia di Modena”.

Accusare Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil di irresponsabilità nella trattativa è semplicemente irreale infatti, pur non avendo sottoscritto i precedenti contratti in Lapam Federimpresa, “abbiamo promosso la presentazione di una piattaforma unitaria – proseguono i sindacalisti – e abbiamo provato a restare al tavolo delle trattative per poter portare significativi miglioramenti alle lavoratrici ed ai lavoratori di Lapam Federimpresa. Questo purtroppo non è stato possibile in quanto il quadro normativo e retributivo che si è delineato resta per molti aspetti al di sotto delle condizioni minime applicate alle lavoratrici ed ai lavoratori delle Associazioni Datoriali del nostro territorio”.

Se tentare di contrastare il rinnovo di un contratto che potrebbe generare un inarrestabile corsa al ribasso per i lavoratori del settore, sia sui livelli retributivi che sui livelli normativi, è un esercizio di irresponsabilità, allora Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil si dichiarano apertamente irresponsabili.

Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil continueranno nella mobilitazione intrapresa in Lapam Federimpresa Modena-Reggio Emilia, al fine di migliorare le condizioni lavorative e riconoscere le elevate professionalità presenti in azienda.

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