12 Mar 2015
Il tema del rispetto dei tempi nella concessione della cittadinanza vede impegnata la Cgil, e il suo patronato, l’Inca, da molto tempo. Lo dimostra, tra l’altro, la Class Action del 2012. Nonostante le recenti iniziative del Ministero degli Interni per migliorare la situazione, come la prevista acquisizione on line delle richieste e qualche assunzione a livello centrale, è comunque prevedibile che la situazione non migliore a breve. Per questo l’Inca CGIL mette a disposizione delle strutture e degli assistiti la possibilità, a condizioni particolarmente vantaggiose, di ricorrere individualmente al TAR del Lazio, con il supporto dei legali della struttura nazionale. In alcuni casi, purtroppo, Il ricorso al TAR risulta l’unica procedura che assicura la definizione della istanza in tempi relativamente brevi. L’Inca pensa anche a una nuova Class Action. A livello territoriale, inoltre, si può sempre fare affidamento su diffide e solleciti.
Il numero delle domande inoltrate al Ministero dell’Interno e’ in crescita costante come prevedibile in base alle dinamiche demografiche e alle statistiche facilmente prevedibili in un paese che da decenni e’ chiamato a fare i conti con l’immigrazione. Il Ministero dell’Interno dichiara una tendenza significativa alla crescita delle domande di concessione della cittadinanza che contribuiscono ad aumentare l’arretrato in carico agli uffici. La progressione vede 67.000 nuove domande nel 2012, 80.000 nel 2013, 82.000 ad ottobre 2014 con una giacenza stimata attorno 300.000 domande.
I tempi di definizione delle domande sono ancora lunghi a testimonianza delle difficoltà della pubblica amministrazione ad affrontare in modo sistematico e con le dovute risorse la mole di richieste.