15 Apr 2015
Lo strano caso della regolarizzazione a Brescia, dove è stato bocciato oltre il 70% delle domande contro una media nazionale inferiore al 30%, è forse a una svolta. La protesta dei migranti ha, infatti, e finalmente, trovato ascolto al ministero dell’Interno, dove il responsabile del Dipartimento libertà civili e immigrazione, Mario Morcone, ha dato la disponibilità al riesame delle domande rigettate. La Camera del Lavoro CGIL di Brescia esprime infatti un giudizio positivo per l’esito dell’incontro a Roma tra la delegazione bresciana di avvocati e amministratori comunali con Morcone. “Siamo in attesa del parere del Consiglio di Stato in merito all’anomalia bresciana sulla sanatoria 2012, convinti che le argomentazioni che insieme ad altri abbiamo portato al tavolo di discussione a Roma meritino una risposta positiva”, scrive la Cgil. “Dal capo dipartimento Morcone sono state fatte aperture importanti e siamo altrettanto convinti che anche la oramai imminente nomina del nuovo Prefetto di Brescia possa aiutare la soluzione di una situazione che si trascina oramai da troppo tempo e rispetto alla quale, insieme ad altri, chiediamo risposte adeguate. Il nostro augurio è che le prove di presenza veritiere portate da tanti immigrati ora respinte possano finalmente essere accettate e si eviti quindi lo stillicidio dei ricorsi, che da mesi carica inutilmente di lavoro il tribunale amministrativo”. La Cgil scrive ancora che confida, “anche se i tempi saranno inevitabilmente più lunghi, che si possa dare soluzione positiva anche al problema dei tanti dinieghi dei permessi di soggiorno perché mancano i requisiti di reddito necessari. La crisi economica in corso da anni ha colpito tutti e, dicono le statistiche, soprattutto gli immigrati che in Italia vivono da anni e che qui hanno costruito affetti e progetti di vita”.