13 Mag 2015
A un anno dall’approvazione della legge delega n. 67/2014, avvenuta il 28 aprile 2014, il reato di immigrazione clandestina non è stato ancora depenalizzato. Lo ricordano Amnesty International Italia, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, A buon diritto e Medici per i diritti umani, che hanno scritto al presidente del Consiglio Matteo Renzi chiedendo di dare seguito all’incarico, affidato al governo dall’approvazione della legge delega n. 67/2014, di procedere entro 18 mesi alla cancellazione, definitiva e completa, del reato di immigrazione irregolare dall’ordinamento.
E’ un invito al quale si associa anche unsolomondo.
Il reato di clandestinità è stato introdotto nel 2009 con il “pacchetto sicurezza” voluto dall’allora ministro all’Interno Roberto Maroni. Chi lo commette è punito con una contravvenzione che prevede il pagamento di un’ammenda da 5.000 a 10.000€, che non viene mai riscossa. Infatti chi soggiorna illegalmente non dispone di alcuna risorsa. La detenzione, inoltre, non può essere prevista perché punire l’irregolarità con il carcere contrasta con la Direttiva rimpatri come a più riprese affermato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea .Ha creato però spreco di risorse e pesanti e inutili carichi di lavoro per polizia e uffici giudiziari. La sua vera utilità è solo ideologica ed elettorale.