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Modena, 26 novembre 2015
Nuovo sciopero di 3 ore e mezzo ore indetto da Fiom/Cgil Uilm/Uil e Rsu stamattina alla Caprari di Modena dopo l’atteggiamento di chiusura dell’azienda, dimostrato ancora una volta nella serata di ieri.
La mobilitazione si è svolta stamattina tra le ore 8.30 e le 12 con presidio davanti ai cancelli. L’adesione si conferma della quasi totalità dei lavoratori in produzione, intorno al 90%.
“La Fiom/Cgil – afferma il segretario provinciale Cesare Pizzolla – a nome della Rsu Caprari Modena e Reggio Emilia, nella serata di ieri ha inoltrato per le vie brevi a Confindustria Modena l’ennesima richiesta di incontro con l’intento di trovare una soluzione rapida e condivisa alla vertenza Caprari”. La Fiom/Cgil si é resa anche disponibile ad una “trattativa non stop” per accelerare al massimo i tempi per arrivare ad un accordo e tornare a normali relazioni sindacali.
L’accettazione di tale percorso da parte dell’azienda avrebbe permesso la sospensione di tutte le iniziative di sciopero sul blocco della produzione, pur restando inteso che le merci prodotte sarebbero rimaste dentro lo stabilimento sino alla positiva conclusione della trattativa.
A tale richiesta la Caprari ha risposto, tramite Confindustria Modena, con un secco NO.
“Questa è l’ennesima risposta – precisa Pizzolla – che fa intendere che la direzione Caprari non ha nessuna intenzione di rinnovare il contratto e le motivazioni riportate vanno ben oltre le questioni di merito. Da parte dell’azienda non c’è la volontà di trovare un accordo!”
“Prendo atto che i soldi necessari ad aumentare tra il 2012 e il 2014 del 30% i compensi di 4 amministratori, passando da poco più di 600.000 a oltre 800.000 euro, si sono trovati, ed invece si continua a negare la possibilità di adeguare il premio dei lavoratori che contribuiscono a creare la ricchezza di questa impresa”.
Vertenza Caprari, ancora sciopero di due ore stamattina, comunicato stampa 26.11.2015