21 Gen 2016 spi,
Modena, 21 gennaio 2016
Lo Spi/Cgil di Modena riunitosi il 20 gennaio 2016 a proposito della dichiarazione del Ministro Gentiloni che in merito ad un eventuale intervento militare in Libia, avrebbe affermato che l’Italia sarebbe pronta, esprime al Governo la propria contrarietà sulla base di quanto sancito dall’articolo 11 della Costituzione Italiana, nel quale si afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
– La guerra colpisce innanzitutto le popolazioni civili e produce grandi quantità di profughi.
– Auspichiamo che le risorse economiche usate per le missioni e le armi possano essere destinate alle azioni dei corpi civili di pace nelle aree di conflitto.
– La guerra ha generato anni di ingenti spese, per gli armamenti e per missioni di peacekeeping, quest’ultime non sempre efficaci (un’eccezione è ad esempio la forza di interposizione in Libano) e dall’altro ha generato una drastica riduzione delle risorse disponibili per interventi in questi paesi per migliorare sanità, previdenza, pensioni, trasporti e ambiente, per aiutarli nel loro sviluppo quale condizione per il mantenimento della pace.
– Siamo a sottolineare con forza che la guerra non è mai la prima scelta, ma che deve essere privilegiato l’azione diplomatica.
– I grandi industriali, finanzieri, evasori fiscali cioè quelli che sono i responsabili delle crisi economiche, continueranno ad arricchirsi con il sangue dei poveri.
È ora di dire basta alla guerra.
Ordine del Giorno Assemblea Generale Spi/Cgil Modena, 20 gennaio 2016
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