#CARTAUNIVERSALEDIRITTI, CONCLUSA LA CONSULTAZIONE DEGLI ISCRITTI CGIL. ORA LA SECONDA FASE. DICHIARAZIONE DELLA SEGRETARIA GENERALE TANIA SCACCHETTI

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Modena, 19 marzo  2016

Dopo 1.426 assemblee e con 32.526 voti raccolti (circa il 99% dei quali a favore), è terminata ieri la campagna di consultazione degli iscritti CGIL sulla Carta Universale dei Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
La Carta per i diritti universali del lavoro è in pratica la riscrittura del diritto del lavoro in nome di un principio di uguaglianza che travalichi le diverse tipologie contrattuali in cui è stato frammentato negli anni, e metta al centro diritti e tutele per tutti, partecipazione, democrazia e rappresentanza, rilanciando il ruolo della contrattazione per avvicinare le condizioni di lavoro e costruire risposte ai bisogni di chi lavora.
Al termine di questa impegnativa campagna posso affermare che la Carta dei Diritti ha convinto decisamente lavoratori e pensionati, che hanno condiviso il bisogno di rimettere al centro della discussione il lavoro e le sue condizioni. Hanno poi riscosso particolare favore le assemblee di sito, dove abbiamo riunito tutti i lavoratori che, pur con diversi contratti di lavoro e con diverse modalità di assunzione, contribuiscono allo sviluppo delle imprese. E’ emerso con chiarezza il bisogno di ricostruire un legame di solidarietà fra le diverse condizioni, superando la logica della divisione e  della precarietà come condizione insuperabile.
I pessimi dati sull’occupazione di questi giorni confermano purtroppo ciò che avevamo previsto. Sono dati che confermano essere sbagliate le logiche delle ultime riforme del mercato del lavoro, ultima il Jobs Act, basate sulla presunta necessità di affrontare le sfide poste da un mondo del lavoro sempre più globalizzato, attraverso la riduzione dei diritti, la libertà di licenziamento e la compressione dei salari.
Miliardi di sgravi alle imprese in realtà ci consegnano oggi un mercato del lavoro (dati Ires Emilia-Romagna) in cui il calo della disoccupazione è dovuto perlopiù all’aumento degli inattivi, rimanendo quasi inalterato il drammatico dato della disoccupazione giovanile. Con l’inizio del 2016 stanno crollando gli avviamenti a tutele crescenti, aumentano i tempi determinati, esplodono i voucher, cala la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori, dentro una crisi ancora drammatica per molti comparti. A ciò si aggiungono anche i primi casi di licenziamento in Provincia di persone assunte con il Jobs Act, in vigore da un anno, a dimostrazione della strumentalità di diverse delle assunzioni operate nel 2015.

Le assemblee sono terminate. Comincia ora una fase nuova ed altrettanto impegnativa, nella quale la Cgil sarà in tutti i luoghi di lavoro e fra i cittadini  per  la campagna nazionale di raccolta firme a sostegno della nostra proposta di legge di iniziativa popolare sul nuovo Statuto dei lavoratori. A questa saranno associati dei quesiti referendari, al fine di abrogare alcuni degli aspetti più negativi delle leggi sul mercato del lavoro, con lo scopo di rafforzare il percorso della proposta di legge.

In questa seconda fase la Cgil, forte del consenso avuto fra i suoi iscritti e dell’alto gradimento dimostrato anche dai non iscritti presenti alle assemblee, aprirà un confronto con  la  società civile, con la politica, con il mondo delle imprese, con l’Università, con le associazioni, per dire che un altro modello di sviluppo è possibile. Un modello che scommetta sulle tante imprese, che anche da noi investono in innovazione, valorizzano le competenze e le professionalità. Un modello che scommetta sul ruolo del pubblico come generatore di investimenti e di crescita.
Considero questa una sfida anche per la cultura progressista. La Carta ha infatti l’ambizione non solo di tutelare il lavoro, ma di valorizzarlo nella sua funzione sociale.
Una sfida per ridare dignità al lavoro, che guardi in avanti con una proposta capace di leggere il cambiamento, in grado di innovare gli strumenti contrattuali, preservando i diritti fondamentali e riconoscendoli a tutti senza distinzioni.
Tutte le informazioni sulla Carta Universale dei diritti sul sito new.cgilmodena.it e sulle pagine dei social Facebook e Twitter Cgil Modena.

Tania Scacchetti segretaria Cgil Modena

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