14 Lug 2016 flai,
Modena, 14 luglio 2016
Il 13 luglio di un anno fa Paola Clemente, 43 anni, perdeva la vita mentre lavorava nelle campagne pugliesi. Paola, come tante donne e tanti uomini, italiani e non, era vittima dello sfruttamento e del caporalato. Fenomeno che sempre più, con forme più o meno cruente, infesta il lavoro dei campi, la legalità e la dignità del lavoro di coloro che con la loro opera, i lavoratori e le lavoratrici della terra, rendono grande il nome dell’Italia nel mondo.
Un paese che si fregia delle sue produzioni di eccellenza ma che continua a chiudere gli occhi davanti alla piaga della vessazione continua di chi lavora affinché quelle tanto declamate produzioni siano fiore all’occhiello della nazione.
Nell’anniversario della morte della signora Paola, la Flai CGIL, insieme a “Progressi”, ha lanciato una petizione on-line affinché il Ddl 2217 contenente norme volte al contrasto del caporalato, a richiamare alle loro responsabilità le aziende che si affidano a questi delinquenti faccendieri e atte a promuovere legalità nel lavoro agricolo, sia presto approvato.
Da troppo tempo giace in parlamento, ne chiediamo l’immediata approvazione con l’auspicio che non sia anche quella appena iniziata l’ennesima estate di sangue e di vittime dello sfruttamento e dell’illegalità.
Umberto Franciosi, segretario generale Flai/Cgil Emilia-Romagna