Apprendiamo da un documento diffuso nei giorni scorsi, a firma del presidente dell’INPS Tito Boeri, alcune novità in merito alla nuova organizzazione che si vuole impostare per il più importante istituto previdenziale del Paese.
Certamente la necessità di un ammodernamento per migliorare i servizi è cosa ormai nota ma soprattutto condivisibile.
Ciò che preoccupa e sconcerta è la notizia che una buona parte dei lavoratori comandati da altri enti, e che da anni stanno apportando un consistente contributo per fornire servizi adeguati all’utenza, non saranno trasferiti definitivamente all’INPS.
A Modena questa scelta non può essere accettata visto che i lavoratori interessati svolgono da anni funzioni specifiche per quanto riguarda tutti i servizi relativi alle pensioni e che in buona parte erano quelli svolti precedentemente dall’ex INPDAP.
Inoltre la carenza di personale che oggi va oltre il 30% già nei prossimi mesi subirà un peggioramento per effetto di pensionamenti. Quindi, se dovesse realizzarsi l’ipotesi del prof. Boeri ci chiediamo chi svolgerà il lavoro di coloro che saranno rinviati nelle amministrazioni di precedente appartenenza?
Al presidente Boeri probabilmente sono state fornite informazioni sbagliate dal sapore squisitamente strumentale visto che i vertici dell’istituto previdenziale sanno perfettamente che se entro fine anno non saranno rese definitive le assegnazioni all’INPS i che oggi sono distaccati presso l’istituto previdenziale dovranno essere rinviati alle amministrazioni di appartenenza.
Il direttore dell’istituto Modenese e i rappresentanti dei lavoratori da tempo stanno evidenziando le conseguenze che si determineranno per i lavoratori, ma soprattutto per il servizio.
“Non vogliamo che ci rimettano i cittadini”, affermano i sindacati che si sono attivati verso i massimi vertici dell’istituto affinché al più presto sia chiarito definitivamente il futuro lavorativo di chi ha un bagaglio di conoscenze acquisito nel corso degli anni e che non deve essere disperso.
Per questi motivi già nei prossimi giorni sono previste alcune iniziative finalizzate a far conoscere ai cittadini e alle forze politiche quali rischi si correranno per l’INPS di Modena. La prima azione di sensibilizzazione consisterà in un presidio che si terrà domani, 3 agosto, a partire dalle ore 13 dopo l’orario di sportello, davanti all’istituto.
Il Prefetto di Modena sarà opportunamente informato sulla grave situazione che si sta prospettando e che, se non vi sarà una inversione di tendenza, non esclude apposite iniziative di lotta.
FP CGIL – CISL FP – UIL PA – CISAL – USB
RSU
Modena, 2/8/2016
Al presidio di domani, 3 agosto, sono invitati gli organi di stampa.