FIMAR CARNI DI CASTELVETRO DI MODENA: I LAVORATORI ESPULSI HANNO ORA LA PRECEDENZA IN CASO DI RIASSUNZIONI

03 Ago 2016 flai,

E’ stato siglato poche ore fa, tra Flai Cgil e Fimar Carni spa, un “Accordo di Rioccupazione” nel Sito per i 70 soci-lavoratori della Società Cooperativa Global Services, il cui appalto presso Fimar Carni era scaduto il 30 giugno scorso.

Fimar Carni spa è una storica azienda della famiglia Fiandri situata a Solignano di Castelvetro di Modena, specializzata nel disosso e nella rifilatura di prosciutti. Fattura 115 milioni di euro e occupa mediamente circa 30 dipendenti diretti e circa 80 lavoratori di società esterne addetti alla lavorazione delle carni. In seguito alle vicende legate alla revoca del concordato Parmacotto, la società ha subito una contrazione dell’attività produttiva che ha reso necessaria una ristrutturazione aziendale, ristrutturazione giudicata unilaterale e discriminante dalla Flai Cgil in quanto colpiva i lavoratori protagonisti delle proteste sindacali dei primi mesi dell’anno. La Fimar Carni, non rinnovando l’appalto con la Società Cooperativa Global Services, ha causato, di fatto, l’espulsione di 38 dei 70 lavoratori in appalto.

L’ “Accordo di Rioccupazione” nel Sito prevede un diritto di precedenza (in base a mansioni, anzianità di servizio e carichi famigliari) nelle riassunzioni che verranno effettuate all’interno del sito fino al 30 settembre 2017, in caso di contratti di somministrazione di manodopera e in caso di contratti di appalto di lavorazioni.

“E’ l’affermazione di un principio, quello della precedenza nelle riassunzioni del sito, per lavoratori che stanno subendo l’espulsione dal ciclo produttivo non a causa di un cambio appalto, ma a causa di un appalto scomparso – dichiara Marco Bottura della Flai Cgil di Modena – La scelta della Fimar Carni spa di ricorrere a un’Agenzia per il Lavoro per occupare solo una parte di lavoratori, ha di fatto operato una discriminazione: lavoratori che lavoravano da decenni sono rimasti a casa nel giro di una giornata. Ora la prospettiva è cambiata e non potranno essere ignorati.”

Modena, 3 agosto 2016

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