08 Ago 2008 filcams,
Si è scatenato in questi giorni sui quotidiani un dibattito rispetto ad una eventuale modifica delle regole che a Modena consentono deroghe alla chiusura domenicale dei negozi.
Va detto subito che è del tutto positivo che nessuno dei soggetti in campo (Amministrazione, Associazioni datoriali, imprese) abbia chiesto l’estensione delle attuali aperture, ma soltanto una loro diversa distribuzione.
Essendo una discussione che si trascina ormai da diverso tempo, ci pare opportuno ricordare da dove essa è partita.
Ormai un paio di anni or sono Nordiconad avanzò al tavolo permanente di confronto sugli orari del commercio la proposta di rotazione delle aperture domenicali dei propri supermercati. A parere di Nordiconad si sarebbe così resa possibile in città l’apertura per tutte le domeniche dell’anno, limitatamente al mattino e limitatamente a 5/6 domeniche annue per supermercato (rispetto alle 8 concesse dal Decreto Bersani).
All’epoca pressoché tutti i presenti espressero parere positivo, e comunque disponibilità a discutere della proposta.
Per parte nostra ciò era possibile solo a condizione:
- che in nessuna forma fossero messi in discussione i limiti massimi previsti nella Bersani e gran parte dei contenuti della Delibera modenese del 2004;
- che si riducesse per i lavoratori del commercio di Modena il peso delle aperture domenicali;
- che la possibilità di inserirsi nella rotazione fosse aperta a tutti i soggetti della distribuzione alimentare;
- che fosse chiaramente orientata a fornire un servizio “d’emergenza” per i consumatori, e che quindi fosse limitata agli esercizi che vendono alimentari;
- che fosse limitata all’apertura mattutina, ed eventualmente fossero ridotte le 8 aperture, come proposto da Nordiconad. Con questa proposta si sarebbe difatti ridotto l’impegno domenicale dei lavoratori del commercio, migliorando nel contempo la risposta al consumatore;
- che l’Amministrazione mettesse in campo serie forme di controllo per verificare il rispetto delle eventuali nuove regole, nonché interventi volti a contrastare lavoro nero ed irregolare nella giornata della domenica;
- che comunque spettasse al Tavolo di concertazione l’ultima parola sui calendari annui.
Quella di Nordiconad è ad oggi l’unica proposta avanzata al Tavolo di concertazione.
Abbiamo quindi appreso con stupore che ieri, ai margini di un incontro ufficiale dove erano presenti tutti i soggetti titolati al confronto, tre Associazioni datoriali (Cna, Lapam e Confesercenti) hanno avanzato una propria proposta all’Assessore, assai diversa da quella sino ad oggi discussa, e della quale non abbiamo particolari.
Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani l’Assessore Prampolini avrebbe condiviso immediatamente la proposta, al punto di farla propria.
Confidiamo si tratti soltanto di una errata interpretazione giornalistica. In caso contrario potremmo essere indotti a pensare che esistano tavoli “paralleli”, oltre a quello previsto per Legge, e che quello di ieri non era certo il primo incontro.
E’ un modo davvero singolare di procedere in una discussione complessa, che certo non facilita la ripresa del confronto annunciata dall’Assessore Prampolini per il mese di settembre, e rende più complesso, forse improbabile, il raggiungimento di un accordo.
I SEGRETARI PROVINCIALI DI
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL
(Govoni – Castiglioni – Tollari)
Modena 7 agosto 2008