SISTEMA ALLEVATORIALE NAZIONALE E REGIONALE IN GINOCCHIO, GRAZIE AI TAGLI DEL MINISTERO, IN ER 170 POSTI DI LAVORO A RISCHIO

23 Giu 2017 flai, sistema allevatoriale,

Bologna, 23 giugno 2017

 

Con i DM n° 17929 e 17930 del 20 giugno 2017 è stato deciso il disimpegno dei fondi da trasferire alle regioni per le attività di controllo funzionale svolti dalle associazioni allevatori, (ARA-APA) per l’anno 2017. In un colpo solo il MIPAAF decide di disimpegnare, per il territorio italiano, 15,3 mln a fronte dei 22,5 mln precedentemente stabiliti, un taglio di quasi il 70% che, vista la drastica riduzione dei finanziamenti avvenuta negli ultimi anni, sancirà il definitivo fallimento dell’intero sistema allevatoriale”.
Per la Regione Emilia Romagna vorrebbe dire passare da 2,7 milioni a 850mila euro, praticamente la fine del sistema allevatoriale della nostra Regione, una delle poche che ha saputo riorganizzarsi, dopo i tagli degli scorsi anni, con non pochi sacrifici da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
Fai, Flai e Uila ritengono inaccettabile che il taglio, giustificato dagli obiettivi di Finanza Pubblica 2017, ricada sulla testa di oltre un migliaio di lavoratori sul territorio italiano, di cui 170 in Emilia Romagna. Lavoratori che, ogni giorno, svolgono i controlli su tutto il territorio nazionale e regionale, essenziali per la zootecnia italiana, con servizi fondamentali che assicurano la qualità e la salubrità del nostro Made in Italy”.
Metteremo in campo tutte le iniziative utili a salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori e del settore. Le nostre organizzazioni, ha livello nazionale hanno già provveduto a chiedere urgentemente incontri al MIPAAF, al Coordinatore della Conferenza Stato-Regioni e alla dirigenza dell’AIA (Associazione Italiana Allevatori).
Riteniamo inaccettabile che a fronte di milioni di euro investiti sul rafforzamento del Made in Italy, le Regioni e il Governo decidano di porre fine alla vita di un sistema d’eccellenza fondamentale per la zootecnia italiana”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil
Emilia Romagna

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