FALLIMENTO FIREM, IERI LA PRIMA UDIENZA IN TRIBUNALE. LA FIOM/CGIL DI MODENA E GLI EX DIPENDENTI AMMESSI PARTE CIVILE AL PROCESSO

08 Nov 2017 fiom, firem, processo per bancarotta fraudolenta,

Ieri presso il tribunale di Modena si è avviato il procedimento con “rito abbreviato” nei confronti dei titolari e di un consulente della Firem per bancarotta fraudolenta.
L’azienda di Formigine tristemente nota per aver smontato gli impianti portandoli in Polonia durante le ferie dei dipendenti, nell’agosto 2013, poi dichiarata fallita nell’aprile 2014.
All’inizio del dibattimento si è discussa la richiesta della Fiom/Cgil di Modena, insieme a 14 ex lavoratori Firem, di costituirsi parte civile nel processo.
La decisione del giudice, nonostante il tentativo di controparte di eccepire sulla validità di tale richiesta, è stata di accettare la richiesta ritenendola congrua sia nei tempi che nelle motivazioni.
Quindi la Fiom/Cgil di Modena e 14 ex dipendenti, rappresentati in aula dal sottoscritto e dall’avvocato Simone Sabattini, sono stati ammessi al procedimento.
In aula ieri erano presenti anche i due titolari della Firem, i fratelli Pedroni. L’inizio del dibattimento si è concentrato sulla relazione tecnica dell’operazione di conferimento delle attrezzature da Firem all’azienda sita in Polonia. La seduta è stata aggiornata al 26 gennaio 2018.
La relazione del consulente di parte aziendale non è assolutamente condivisibile, poiché se i macchinari erano davvero così obsoleti e senza valore come sostenuto, non si capisce allora perché siano stati spostati in Polonia, in tutta fretta nel mese di agosto e in totale spregio delle regole, gettando nello sconforto 40 dipendenti e le loro famiglie.
La vera motivazione del trasferimento delle attività di Firem in Polonia è invece la mera rincorsa competitiva al massimo ribasso. Se anche fosse vero che i macchinari erano così fatiscenti, ciò è la conferma che qualcuno non credeva più nel progetto industriale a Formigine e da anni non si facevano investimenti al passo con i tempi.

L’ammissione come parte civile della Fiom/Cgil é un primo passo importantissimo per continuare a chiedere giustizia per i lavoratori a cui è stato tolto il lavoro, il reddito, e conseguentemente è stata calpestata la loro dignità. Il vuoto lasciato da Firem ha creato problemi a tutto il territorio sia in termini economici che produttivi, basti pensare anche ai creditori che vantano crediti da Firem e che a loro volta hanno dei dipendenti.

Ribadisco che la Fiom/Cgil non si è costituita parte civile per avere un ritorno economico (qualsiasi eventuale riconoscimento economico verrà girato ai lavoratori), ma per chiedere giustizia contro una decisione aziendale dei titolari di Firem inammissibile in un paese che si ritiene civile come l’Italia.

Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena

Modena, 8 novembre 2017

Vedi tutto il materiale pubblicato sul “caso Firem” nel sito CGIL Modena

Servizio TG TRC Modena, edizione del 8/11/2017, ore 14

Processo Firem - Titoli stampa modenase - 8-11-2017

image_print

Articoli correlati

11 Lug 2025 cgil

LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE, INCONTRO SINDACATO-UNIMORE

Si è svolto oggi l’incontro con il presidente del corso di studi Professor Gariboldi, per sciogliere i nodi relativi alla […]

10 Lug 2025 accreditamento

ACCREDITAMENTO SERVIZI SANITARI: LA REGIONE È INAFFIDABILE E SUBALTERNA AGLI INTERESSI DEI GESTORI PRIVATI A DANNO DELL’UTENZA E DI CHI VI LAVORA

Dopo mesi di incontri inconcludenti, la Giunta De Pascale cala la maschera.La delibera che avrebbe dovuto regolare dal 2025 il […]

09 Lug 2025 black out

EMERGENZA BLACK OUT, LAVORATORI ENEL ALLO STREMO“MANCA IL 50% DEL PERSONALE, COSI’ NON REGGIAMO”

La denuncia di Flaei, Filctem e Uiltec. A Modena solo 70 persone in servizio.Dimezzati gli effettivi per ogni turno e […]