VERTENZA CASTELFRIGO: DOMANI VENERDI’ 1° DICEMBRE L’EURO DEPUTATA CÉCILE KYENGE INCONTRA I LAVORATORI DEGLI APPALTI DI CASTELFRIGO

30 Nov 2017 castelfrigo, cecile kienge, filt, flai, incontro, lavoratori immigrati, sciopero,

Domani venerdì 1° dicembre, Cécile Kyenge, Ministro dell’Integrazione nel 2013-2014 e attuale eurodeputata al Parlamento Europeo, incontrerà alle ore 9.30 i lavoratori degli appalti di Castelfrigo, in presidio davanti ai cancelli della Castelfrigo.

La situazione dei 127 soci-lavoratori delle false cooperative presenti in Castelfrigo ha aspetti drammatici non solo per la perdita del posto di lavoro e del reddito, ma anche per la possibilità di essere espulsi dal territorio italiano.

La storia dei soci-lavoratori degli appalti Castelfrigo è molto simile a tante altre del distretto delle carni modenese: lavoratori che svolgono l’attività di lavorazione carne da anni o decenni, che passano da una falsa cooperativa all’altra, spesso retribuiti con forme irregolari di pagamento e continuamente ricattabili ad ogni cambio appalto per la minaccia di perdere il lavoro. Una perdita di lavoro che, per gli stranieri, può significare l’espulsione, pur essendo già integrati e con i figli che frequentano le scuole italiane.

In sostanza il lavoro, che dovrebbe essere occasione di riscatto e di qualificazione della persona e del cittadino, nella simbolica vicenda Castelfrigo si connota nel suo aspetto rovesciato e deformato: ricatto occupazionale che diviene ricatto sociale.

Il lavoratore, posto sotto scacco dall’attuale normativa (legge Bossi-Fini) è in ultima istanza spesso costretto forzosamente all’accettazione di condizioni di lavoro non degne di un paese civile, al solo fine di salvaguardare la permanenza sua, e dei suoi cari, sul suolo italiano, dove sperava di ricercare e costruirsi un futuro migliore.

Questi lavoratori e queste lavoratrici hanno voluto dire No a questo ricatto insegnandoci che, in tempi di dibattiti inconcludenti sullo ius soli, la cultura del diritto può e deve essere rifondata a partire da esempi come questo, riportando diritti e legalità sui luoghi di lavoro e nel lavoro.

“I lavoratori degli appalti Castelfrigo sono l’esempio di come i diritti costituzionali spesso si fermano sulla soglia della fabbrica – dichiarano Marco Bottura della Flai/Cgil e Adriano Montorsi della Filt/Cgil – I lavoratori che scioperano e cercano di ottenere pagamenti regolari e trattamenti dignitosi sono di fatto espulsi da un sistema che vuole mantenere un clima di illegalità diffusa. All’eurodeputata Cécile Kyenge diremo che qui non si sta costruendo l’Europa dei diritti, né per i lavoratori stranieri, né per i lavoratori italiani”.

 

Filt/Cgil e Flai/Cgil Modena

 

Modena, 30 novembre 2017

 

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