“I CONTI NON TORNANO!”: LA CGIL TORNA IN PIAZZA SABATO 2 DICEMBRE. OLTRE 700 I MODENESI CHE SARANNO DOMANI A ROMA

01 Dic 2017 ammortizzatori sociali, cgil, contratti pubblici, diritto alla salute, donne, giovani, manifestazione, occupazione, pensioni, susanna camusso,

Partono oltre 700 tra lavoratori, pensionati, disoccupati, studenti e sindacalisti modenesi stanotte per andare a Roma alla manifestazione nazionale della Cgil “I conti non tornano” domani sabato 2 dicembre.
Sono stati organizzati 15 pullman per Roma, una fetta consistente di pensionati andrà invece in treno e molti altri raggiungeranno la capitale con mezzi propri.

“Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Questi i motivi della mobilitazione nazionale della Cgil di sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato “insufficiente” (http://www.rassegna.it/articoli/pensioni-si-torna-in-piazza-mobilitazione-il-2-dicembre).
Sono cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!” a Torino, Bari, Cagliari, Palermo e Roma.
A Roma, dove convergeranno anche i pullman da Modena, l’appuntamento è per le ore 9 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città.
Le rivendicazioni per le quali si scenderà in piazza sono bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione. E ancora, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni. Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, il sindacato di corso d’Italia chiede anche di cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, di estendere gli ammortizzatori sociali, di garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici.

Nonostante i tempi ristretti per organizzare la mobilitazione, la Cgil di Modena ha messo in campo nelle ultime due settimane un Attivo provinciale allargato a delegati e lavoratori, Direttivi di zona e oltre un centinaio di assemblee nei luoghi di lavoro e fra i pensionati.

 

Modena, 1° dicembre 2017

 

 

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