SOSTEGNO AGLI SCIOPERI PROCLAMATI NEI PUNTI VENDITA MEDIAWORLD. INACCETTABILE IL COMPORTAMENTO DELL’AZIENDA

26 Mar 2018 contratto solidarietà, filcams, mediamarket, mediaworld, mobilitazione, sciopero,

Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS dell’Emilia Romagna, visto quanto definito dalle organizzazioni sindacali nazionali e considerato che Mediamarket prosegue nella decisione unilaterale di trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori dei punti vendita in chiusura e delle aree interessate da Contratto di Solidarietà, sostengono la proclamazione delle 8 ore di sciopero, che saranno programmate a livello territoriale in modo articolato ed improvviso in prossimità delle prossime festività.

L’azienda annuncia da tre anni di unificare la rete vendita e l’online attraverso l’omnicanalità, ma abbiamo assistito solo alla confusione organizzativa e al peggioramento delle condizioni di lavoro e, conseguentemente, al peggioramento del servizio. Il conto degli errori fatti viene impropriamente presentato ai lavoratori e la crisi delle vendite e le difficoltà del mercato non possono giustificare che l’impresa leda la dignità e il rispetto per i propri dipendenti.

Lo spostamento improvviso della sede, l’annuncio della fine del contratto di solidarietà, la chiusura improvvisa di Grosseto e di Milano Centrale, le minacce di trasferimento, la mancanza di informazioni sul bilancio e su quali siano gli altri negozi che non hanno la sostenibilità economica, la riduzione delle maggiorazioni domenicali insieme all’eliminazione del bonus, sono i veri motivi per cui Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo sciopero ed invitano le lavoratrici ed i lavoratori a continuare a sostenere la mobilitazione.

Sono oltre 350 i lavoratori in Emilia Romagna su 10 punti vendita ubicati in diverse province: se questa è la modalità con cui Mediamarket gestisce le riorganizzazioni aziendali ciò è inaccettabile anche per il nostro territorio!

All’arroganza dell’azienda che riduce i diritti e le tutele dei lavoratori, trasferisce unilateralmente e non accetta il confronto, è necessario rispondere duramente, quindi dopo lo sciopero del 3 Marzo e di questa proclamazione, seguiranno ulteriori mobilitazioni.

Bologna, 26 marzo 2018

FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTuCS UIL
Emilia Romagna

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