14 Giu 2018 agricoltura, caporalato, flai, intermediazione manodopera, legge 199/16, somministrazione manodopera,
Oggi il Ministro Centinaio, ieri il Ministro Salvini e il sottosegretario forlivese Jacopo Morrone (Lega) hanno attaccato e criticato la Legge 199, legge che contrasta il caporalato e l’intermediazione illegale di manodopera. Al Ministro dell’Agricoltura e dell’Interno, le organizzazioni sindacali nazionali del settore agricolo, hanno chiesto da qualche giorno un incontro per affrontare quanto sta avvenendo nelle campagne italiane, regno di lavoro sfruttato e fenomeni di illegalità, come dimostrato anche oggi con gli arresti in Sicilia e con i braccianti pagati 3 euro l’ora e tenuti a pane e acqua.
Ma non solo a Siracusa le forze dell’ordine hanno scovato fenomeni di caporalato, è sufficiente guardare la cronaca locale di qualche mese fa, anche quella forlivese, della Romagna, come quella di Modena, per apprendere che il fenomeno dello sfruttamento di manodopera, nei casi evidenziati di caporalato e intermediazioni illegali di manodopera, attraverso discutibili appalti a false cooperative nel settore agroindustriale della nostra Regione.
La Legge 199/16 va solo applicata in tutte le sue parti, soprattutto nella parte preventiva che riguarda il trasporto e collocamento della manodopera, problema che è sentito anche dalle imprese agricole per far fronte alle campagne di raccolta.
Questa Legge, che le associazioni agricole tentano anche di attenuare per via contrattuale, non solo dà dignità e rispetto a chi lavora nelle nostre campagne, allevamenti o macelli, ma garantisce anche concorrenza leale fra le imprese. Se le imprese concorrono lealmente, diminuiscono le evasioni fiscali e contributive, diminuiscono le possibilità d’infiltrazione della malavita organizzata, si garantisce qualità e tracciabilità dei nostri prodotti alimentari (eccellenze conosciute ed apprezzate in tutto il mondo), ma anche la tenuta dello stato sociale.
Esiste un problema di redditività per le imprese agricole di piccole dimensioni che vuole affrontato in altro modo, ad esempio analizzando come viene distribuito il valore all’interno della filiera che, è bene ricordare, in Emilia Romagna ci consegna numeri da record: 4.8 miliardi di fatturato (+6,6% rispetto anno precedente, + 20% rispetto a tre anni fa), +5% occupazione e +2.8% di imprese guidate da giovani.
Al Sottosegretario Morrone, che ha dichiarato “metteremo mano alla legge sul caporalato” mi permetto di suggerire, per contrastare le illegalità presenti in questo settore che compromettono la concorrenza sleale e sfruttano i lavoratori negli appalti nel settore alimentare ed agricolo, di correggere quanto fatto dal governo precedente che ha depenalizzato la somministrazione illegale di manodopera, introdotta con il Dlgs 8/16 ed ha abrogato il reato di somministrazione fraudolenta di manodopera, con il Job Act.
Bologna, 14 giugno 2018