10 Ago 2018 cgil, fiom, fonderie cooperative, modena,
Giovedì 9 agosto, presso il comune di Modena, presenti gli Assessori Bosi, Filippi e Vandelli, il presidente di Fonderie Cooperative, Moretti, e le associazioni ambientaliste e di quartiere, si è tenuto un incontro in merito alla prevista delocalizzazione delle fonderie, dal quartiere Madonnina alla zona di Navicello.
Nell’incontro l’assessore Vandelli ha comunicato che il sito di Navicello sarà confermato quale potenziale sede della Cooperativa compatibilmente ad un nuovo progetto industriale che l’azienda si è impegnata a presentare entro il 30 di settembre.
Durante tale incontro abbiamo appreso che il nuovo progetto industriale sarà molto diverso rispetto a quello preannunciato nei mesi scorsi. Alcune attività, che la Cooperativa definisce più impattanti, non troveranno collocazione nel nuovo sito. Contestualmente, anche l’Assessore Bosi ha ribadito che siamo di fronte ad una fase nuova e che in base al nuovo progetto si dovranno fare nuove valutazioni logistiche, ambientali ecc.
Il presidente della Cooperativa, Moretti, ha rimarcato che le Fonderie anche per la loro storia rimangono un sito fondamentale per Modena, il nuovo progetto avrà come direzione di marcia il mantenimento dell’occupazione e la continuità produttiva necessaria per mantenere i clienti ubicati a livello globale.
Riconosce però che dovrà cambiare anche il tipo di occupazione che dovrà essere più professionalizzata e pronta ad affrontare le sfide dell’economia globale, non negando alcuni esuberi.
Come Cgil e Fiom-Cgil esprimiamo la nostra forte preoccupazione.
- Quali attività, chiediamo, si prevede rimarranno a Modena?
- Come verrà garantita l’occupazione degli attuali 115 lavoratori e lavoratrici, visto che già in termini previsionali si parla di alcuni esuberi?
- Come sarà garantita la futura capacità occupazionale del sito produttivo?
Siamo consapevoli che l’impatto ambientale è tema delicato e complesso e per questo chiediamo alla proprietà di mettere in campo tutti gli strumenti che possano tutelare la salute dei cittadini. Ma contestualmente prendiamo atto con preoccupazione delle comunicazioni di ieri: una parte della attività produttiva di questa impresa non sarà più a Modena, portando ad un ulteriore impoverimento delle capacità produttive del territorio.
Non possiamo che essere allarmati dalle ovvie conseguenze, non solo sul numero degli occupati, ma anche rispetto alle caratteristiche professionali che in quel sito pare verranno richieste. Abbiamo quindi richiesto alla Cooperativa di incontrarci al più presto, anticipando la completa realizzazione del piano industriale che non potrà, riteniamo, prescindere oltre che dalla tutela ambientale anche dalla salvaguardia dell’occupazione.
Fiom Cgil – Segreteria Confederale Cgil
Modena
Modena, 10 agosto 2018