09 Nov 2009
Parte oggi l’attivazione del numero verde 800 300 558 del ministero dell’Interno dedicato alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile (MGF).
Il servizio, gestito dalla direzione centrale anticrimine del dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, accoglie segnalazioni e notizie di reato realizzate sul territorio italiano e fornisce informazioni sulle strutture sanitarie e sulle organizzazioni di volontariato, vicine alle comunità di immigrati provenienti dai Paesi dove sono effettuate tali pratiche.
Sarà possibile chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alla 20.00. L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto più ampio di politiche e azioni di contrasto alle MGF. Per questo il coordinamento delle attività messe in campo dai vari Ministeri, secondo le competenze di ciascuno, è affidato alla presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento per le Pari Opportunità (legge 9 gennaio 2006, n. 7).
Le telefonate saranno ricevute da personale specializzato del servizio centrale operativo della Polizia di Stato che, oltre all’assistenza, avrà il compito di comunicare le eventuali notizie di reato alle squadre mobili territorialmente competenti.
Le mutilazioni genitali femminili, le origini culturali
Le difficoltà legate al tema delle MGF sono condizionate dall’origine culturale e tendono a rimanere piuttosto stabili nel tempo. Solitamente sono praticate su soggetti molto giovani, in media ragazze che non hanno ancora compiuto 15 anni. Secondo i dati più aggiornati, forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono tra 100 e 140 milioni le bambine, ragazze e donne nel mondo che hanno subito una forma di mutilazione genitale femminile. L’Africa è di gran lunga il continente in cui il fenomeno è più diffuso (in alcuni paesi la diffusione supera 80%, quasi la totalità della popolazione femminile).
Nel mondo occidentale, si evince da uno studio commissionato dal ministro per le Pari Opportunità, il fenomeno è presente, seppure in modo sommerso. Si calcola, ad esempio, che in Italia su 110 mila donne africane residenti, provenienti dai paesi “a tradizione escissoria”, circa 35 mila hanno subito MGF, prima di venire in Italia o durante il soggiorno. È quindi facile supporre che, nei prossimi anni, tra le bambine e le giovani donne africane residenti in Italia vi siano le potenziali vittime di questa pratica.
Il numero verde come strumento di sensibilizzazione
L’attivazione del Numero Verde rappresenta uno degli strumenti principali per sensibilizzare e far conoscere questo fenomeno, da molti ancora ignorato, per prevenire, contrastare e reprimere pratiche che violano i diritti fondamentali dell’integrità della persona e della salute di donne e bambine (Dichiarazione e Programma di Pechino – IV Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulle donne, 1995).
lo studio sulle mgf commissionato delle Pari Opportunità
Fonte: Ministero dell’Interno, 09.11.2009