28 Lug 2020 cassa integrazione per covid, coronavirus, ferie obbligate, fiom, ing. Bonometti, omr, riposta,
La Fiom Cgil di Modena e la Rsu Fiom Omr, non prendono lezioni di stile da colui che tra gli industriali è salito nei mesi scorsi alla ribalta nel bergamasco per aver negato la gravità della diffusione del covid-19 e aver fatto pressioni perché non si chiudessero le fabbriche, arrivando persino ad affermare che “la diffusione del coronavirus era dovuto agli allevamenti “.
Se la Omr di Modena, come gli altri stabilimenti del gruppo hanno chiuso tra la fine di marzo e il 4 maggio, non è certo per la benevolenza del patron Bonometti!!
Per rispondere alle dichiarazioni della Omr, la Fiom Cgil di Modena fa presente che il termine “sopruso” non è d’altri tempi…è ancora presente nel dizionario della lingua italiana il suo significato è sempre attuale quando definisce atteggiamenti di prepotenza. L’azienda ha ipotecato le ferie di molti lavoratori per tutto il 2021 e per qualcuno anche oltre. Ogni lavoratore matura in un anno 20 giorni di ferie e i conti sono presto fatti: 28 giorni di lockdown e 15 giorni di agosto (senza considerare la chiusura di fine anno).
La nostra protesta nasce dal fatto che ci sono stati già tentativi da parte aziendale (bloccati dalla Fiom e dalla Rsu) di richieste di straordinari per recuperare le ferie o il negare permessi a chi non è disponibile a fare più ore.
È giunto il momento di mostrare rispetto per gli operai che hanno subito il lockdown, e che non hanno scelto di devolvere le loro ferie alla Omr .
Le motivazioni addotte dall’azienda, per aver scelto di non utilizzare la Cassa per Covid-19, sono sproloqui che sbeffeggiano le condizioni dei lavoratori. Ci auguriamo che la Direzione riprenda il dialogo e non riduca le relazioni sindacali ad un teatrino.
Monia Auricchio Fiom Cgil Modena
Modena, 28/7/2020