02 Dic 2020 anziani, contrasto, emilia romagna, ficiesse, furti, prevenzione, spi, truffa,
Mostrano dati preziosi e sorprendenti queste ultime tabelle su truffe e furti ottenute grazie “all’accesso civico” promosso dal sindacato pensionati Spi-Cgil e dall’amica Associazione dei Finanzieri-Ficiesse che collaborano attivamente al progetto “Italia Trasparente”.
Si tratta dei dati aggiornati fino all’intero 2019 relativi alle “truffe e furti con destrezza” ai danni dei nostri anziani e, purtroppo, del tutto attendibili perché forniti dal Dipartimento Interforze di Pubblica Sicurezza.
Non numeri astratti, bensì tabelle che mostrano una realtà pesante a livello nazionale, poi scomposte per ogni regione e sopratutto, per ogni territorio provinciale.
Reati pesanti che colpiscono ed umiliano i nostri cittadini anziani, che vivono nei nostri quartieri. Basta sfogliare i nostri quotidiani per vedere tanti e soliti titoli come: “Nel mirino due anziani da falsi tecnici Aimag”, “Anziana rapinata al bancomat”, “Apri, sono un’infermiera. Entra e ruba il portafoglio”, ecc…
Se a livello nazionale il dato complessivo registra una stasi nell’incremento, ci colpisce invece l’appesantimento in Emilia Romagna !
Nel 2019 siamo passati dal 5° al 4° posto fra le regioni con gli anziani colpiti dalle “truffe” ma, incredibilmente, siamo la 2° regione che subisce “furti con destrezza” contro i nonni.
Come dire che nell’anno scorso, in Emilia Romagna il “Virus Truffe” si è abbattuto contro i nostri cittadini invecchiati con ben 7.225 reati : cioè 20 ogni santo giorno,domenica compresa!
In particolare (vedi allegati) un 2019 pesante in regione rispetto all’anno precedente, perché se vediamo un calo di circa l’11% dei furti con destrezza, con però 4 nostre province invece in crescita – Modena, Reggio Emilia, Parma, Ferrara – si abbatte un più 45,5% con le truffe e con pesantissimi picchi a Modena con più 81% e Piacenza più 74% .
Questa è, in drammatica concretezza, la semina di una crescente preoccupazione e sofferenza sociale che colpisce un pezzo importante della nostra popolazione, colpendo donne e uomini che parlano i nostri dialetti ed hanno lavorato una vita per costruire le nostre ricchezze.
Una sofferenza che tocchiamo direttamente nelle tante nostre sedi sindacali diffuse nei territori, ascoltando i tristi racconti, le crescenti richieste di aiuto e consigli, dalla voce tremante delle donne e uomini vittime di questi umilianti reati.
Una situazione davvero pesante che ci impone di fare meglio e di piu’.
– Stringere e rafforzare la già ricca rete delle organizzazioni sociali in questi nostri territori per estendere gli argini della prevenzione, migliorare e rafforzare il ruolo delle Istituzioni territoriali e delle Forze dell’Ordine.
– A partire dall’estendere e qualificare l’ancor troppo formale Coordinamento operativo fra i diversi Corpi di polizia presenti nello stesso territorio e promuovere l’apertura, anzichè la chiusura come a Modena, dei “posti integrati di polizia” nei punti più esposti delle città.
– Valorizzare e sostenere le preziose iniziative di prevenzione, promosse dalle reti di volontariato, per la crescita dell’utile “controllo di vicinato”. Esempio concreto e recente? Dovrà essere diffuso in tanti altri territori, il trainante progetto “Non Mi Freghi” recentemente avviato nei quattro Comuni del carpigiano: una rete di ben 3.850 famiglie, volontarie di vicinato, attivata per le tutele contro le truffe.
– Attività di prevenzione visibili e riconoscibili nei territori, anche per facilitare gli anziani colpiti a sporgere denuncia ed evitare comportamenti che possono favorire i truffatori.
– Spingere per costruire, in ogni territorio delle Unioni Comunali, dei Tavoli operativi con tutte le rappresentanze istituzionali, sociali e del volontariato, per sviluppare le tante possibili attività di formazione e prevenzione. Ma anche per valutare e proporre il miglior utilizzo delle risorse pubbliche per la sicurezza.
– Ad esempio. A fine dello scorso ottobre, dal Ministero dell’Interno sono stati erogati ai 9 principali Comuni della nostra regione, fondi di “…348.000 euro per attività di prevenzione e contrasto alle truffe agli anziani”, con Modena che ne riceve la cifra più alta di circa 49 mila; ebbene, le tante associazioni interessate – a partire dai nostri sindacati dei pensionati – dovranno recuperare il ritardo e bussare a quei Comuni per discutere sui progetti migliori e necessari per utilizzare quelle importanti risorse pubbliche.
- Dati truffe anziani (pdf)
Franco Zavatti, Cgil Modena/membro Direttivo Nazionale Ficiesse
Modena, 2/12/2020
Servizio di Modena Today Tv del 2/12/2020
Servizio del Tg Tv Qui Modena del 3/12/2020