02 Feb 2021
Nella Legge di Bilancio 2021 sono contenute diverse misure proposte dal sindacato e oggetto di un confronto preventivo al tavolo sulla previdenza istituito presso il Ministero del Lavoro.
Alcune di queste misure sono molto importanti e positive altre, pur andando nella direzione giusta, richiedono ulteriori interventi (Isopensione, Esodati):
- Proroga dell’Ape sociale
- Proroga di Opzione donna
- Riconoscimento della contribuzione piena per i part-time verticale ciclico
- Nona salvaguardia in favore degli Esodati
- Rafforzamento del contratto di espansione
- Proroga fino a 7 anni dell’isopensione
- Intervento normativo per i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario esposti all’amianto
Sono invece assenti altri temi da noi proposti e che riproponiamo con forza, come:
- l’inserimento dei lavoratori con delle fragilità all’interno delle categorie dell’Ape Sociale e dei Precoci
- l’allargamento della platea dei disoccupati per l’Ape Sociale e Precoci
- la soluzione al problema del Fondo esattoriali
- l’intervento per ridurre l’impatto del Pil negativo sulla rivalutazione del montante contributivo
- un intervento per favorire le adesioni alla previdenza complementare, in particolare con l’introduzione di un periodo di silenzio-assenso
Più in generale, è necessario ed urgente proseguire il confronto fra Governo e sindacati in materia di previdenza per una riforma strutturale del sistema previdenziale che, come indicato nella piattaforma unitaria:
- superi l’impianto della Legge Fornero, a partire dal 2022
- sia basata sulla flessibilità in uscita a partire dai 62anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età
- riconosca la diversa gravosità dei lavori, il lavoro di cura e delle donne
- offra una prospettiva previdenziale anche ai più giovani e a chi fa lavori poveri o discontinui
- tuteli il potere d’acquisto dei pensionati
Su questi temi, anche attraverso la mobilitazione, daremo continuità
alla nostra iniziativa fino ad ottenere ulteriori risposte concrete
Cgil nazionale
Roma, 2 febbraio 2021
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