25 Feb 2021 cgil mirandola, fondo per la contrattazione, fp, mirandola, mirandolexit, recesso dall'unione, sentenza Tar, servizi, ucman,
Dopo la sentenza del Tar che accoglie il ricorso promosso dall’Unione Comuni modenesi Area nord (Ucman) contro la delibera di recesso dall’Unione del Comune di Mirandola, le Organizzazioni Sindacali auspicano che si chiuda la fase del conflitto e si apra oggi la fase del necessario confronto.
Una sentenza chiara, che consegna alle parti una indicazione non solo sulle procedure, bensì un’indicazione forte sulla necessità di confrontarsi nell’interesse della tenuta dei servizi, dei bilanci e della tutela dei lavoratori. In breve, sulla necessaria tutela del bene pubblico che non appartiene a nessuna amministrazione, bensì all’intera cittadinanza a prescindere dal comune nel quale si risieda.
Crediamo che oggi tutti dovrebbero leggere questa sentenza come uno stop ad una politica basata su articoli di giornale, azioni e reazioni, che tanto stanno facendo male ai servizi e stanno preoccupando i lavoratori, al fine di aprire una fase nuova, da noi molte volte richiesta, di riorganizzazione che porti a risolvere le problematiche presenti in Ucman.
Ora serve un confronto serio capace di riconoscere che esistono in Ucman servizi di eccellenza, che hanno permesso di mettere in campo azioni che nessun singolo comune era stato prima capace di agire, ma anche che esistono servizi, in particolare quelli conferiti negli ultimi anni, che hanno vissuto momenti molto duri e che stanno vivendo ancora oggi una fase di “avvio” dove le storture organizzative sono evidenti.
Evidenti come il ritardo nella costruzione ed applicazione di alcuni regolamenti e la necessità di rivederne altri, in una più coerente distribuzione delle risorse del fondo per la contrattazione e di una allocazione più efficace dell’organico e del superamento della precarietà spesso strutturale.
Insomma, una macchina complessa che ha visto consolidare dei servizi e che ne vede altri nella necessità di piena ristrutturazione.
Le organizzazioni sindacali, le Rsu ed i lavoratori si sono sempre dichiarate pronte a questa discussione.
Auspichiamo pertanto che i buoni propositi comunicati dai sindaci, tutti, negli incontri che si sono svolti con le Organizzazioni Sindacali, si traducano davvero in una disponibilità a individuare delle soluzioni e stimolare la progettualità su nuove proposte ad esempio su nuove povertà e bisogni emersi con l’emergenza in corso.
Quanto mai utile infatti è cogliere questo momento per ragionare di regolamenti, organizzazione e bilanci, così da permettere ai nostri territori di affrontare più forti le sfide che abbiamo davanti, complicate sia dalla situazione epidemica, che da una crisi economica che necessita di un ruolo all’altezza delle istituzioni, anche locali.
Logiche personalistiche, visioni campanilistiche prive di ampio respiro e interessi elettorali non sarebbero infatti né capiti né graditi.
Auspichiamo pertanto che nessuno voglia fare macerie che sarebbero conseguenza inevitabile di azioni scoordinate, affrettate e costruite al di fuori delle logiche di servizio. Non siamo noi a dover definire gli obiettivi politici, ma vigileremo e avremo un ruolo attivo nel contrastare tutte quelle scelte non basate su seri studi di fattibilità, su analisi delle necessità reali dei servizi e nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.
Se questo non avverrà la nostra reazione sarà forte e decisa. Troppe sfide sono infatti davanti.
Andrea Santoiemma Fp Cgil Modena
Massimo Tassinari Cgil Mirandola
Mirandola, 25/2/2021