Modena, 16 dicembre 2009
I Sindacati Inquilini SUNIA, SICET, UNIAT chiedono alle Amministrazioni Locali modenesi di intervenire urgentemente sulle problematiche abitative che emergono in maniera drammatica più o meno in tutti i Comuni della nostra Provincia.
La crisi economica ha azzerato o drasticamente ridotto il reddito di molti lavoratori: nella nostra provincia 30.000 lavoratori sono in cassa integrazione, 7.000 iscritti nelle liste di mobilità e 21.000 domande inviate all’INPS per la richiesta di disoccupazione.
Questi dati 2009 spiegano perché è aumentato il numero di famiglie in stato di povertà cioè di famiglie che non riescono a pagare i mutui, gli affitti, le spese condominiali con la conseguente sospensione dei servizi essenziali (luce e gas per riscaldamento).
I cittadini che hanno dai 5-6 mesi di affitto non pagato (in modo particolare chi vive nelle abitazioni dei privati) hanno già, o lo riceveranno a breve, uno sfratto per morosità.
Queste situazioni stanno diventando di un’entità numerica preoccupante, considerato che la crisi non è terminata, anzi, gli ammortizzatori sociali utilizzati dalle aziende sono ormai finiti e il Governo non dà risposta rispetto a eventuali prolungamenti.
SUNIA, SICET, UNIAT registrano che dall’inizio dell’anno circa 2.000 sono le famiglie che si sono rivolte ai sindacati inquilini per chiedere aiuto in quanto non riescono più a far fronte agli impegni contrattuali relativi all’abitazione.
Quindi occorrono iniziative urgenti che aiutino le famiglie a non perdere la casa. È già da mesi che ci appelliamo alla Provincia e ai Sindaci denunciando la difficoltà e la disperazione del vivere quotidiano di molte famiglie. E sono mesi che ci appelliamo al Governo in quanto questa situazione è un’emergenza sociale, di natura straordinaria, che deve necessariamente prevedere risorse straordinarie per attivare misure finalizzate alla prevenzione degli sfratti per morosità fornendo un tempestivo supporto alle famiglie in difficoltà.
Quindi:
– occorre mettere in atto il Fondo di solidarietà per l’affitto per chi ha subito una rilevante caduta di reddito previsto nel protocollo anti-crisi del febbraio scorso;
– occorre monitorare l’andamento della morosità sugli affitti, monitorando il numero degli sfratti e la situazione dei nuclei coinvolti;
– occorre , come negli anni Novanta, istituire un tavolo prefettizio sugli sfratti affiancato da una
sede istituzionale di conciliazione che aiuti la parti “proprietario-inquilino” a trovare le mediazioni possibili, e che tale azione sia sostenuta da adeguati strumenti di incentivazione.
Pertanto i Sindacati Inquilini chiedono urgentemente un incontro con il Prefetto, il Presidente della Provincia e il Presidente della Conferenza degli Enti Locali.