MOBILITAZIONE FILCAMS E FLC CONTRO I TAGLI ALLE PULIZIE SCOLASTICHE

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Modena, 26 gennaio 2010

Il Ministero dell’Istruzione lo scorso 22 dicembre ha inviato a tutti gli Istituti scolastici una propria nota per dare esecuzione ai tagli alle risorse finanziarie per il funzionamento della Scuola pubblica.

Tra le misure adottate sono comprese forti riduzioni su tutta la gestione dell’attività educativa ed amministrativa delle scuole, imponendo un taglio immediato del 25% dei contratti di fornitura e dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie.

Nonostante i contratti di appalto siano ad oggi ancora in vigore, e nonostante una riduzione di tale entità non sia possibile per legge, il Ministero ha dato comunque indicazioni alle Direzioni scolastiche di procedere ai tagli di spesa.

L’effetto pratico sarà quello di ridurre in modo significativo gli interventi di pulizia e sorveglianza nelle scuole elementari e medie, con conseguenze facilmente immaginabili in termini di sicurezza degli alunni, sia sul piano della salute che rispetto alle misure di tutela dell’incolumità personale.

Una circolare applicativa di detti tagli, prodotta dall’Ufficio Scolastico Regionale, proponeva di effettuare la pulizia di aule e bagni a giorni alterni.

Pur nella sua assurdità quella circolare chiariva bene le dimensioni ed i rischi che potrebbero essere prodotti da questi tagli indiscriminati.

Con l’intervento sindacale a livello regionale la circolare è stata ritirata. Purtroppo rimane l’entità dei tagli e nei fatti le pulizie saranno effettuate a giorni alterni, od in alternativa tutti i giorni, ma in forma sommaria e non conforme agli standard di igiene necessari in ambienti di tale delicatezza. I genitori dei bambini devono sapere che ciò porterà ad una riduzione delle pulizie, con il rischio di avere un’igiene meno accurata dei locali scolastici.

A ciò si aggiunge ovviamente l’effetto sulle già modeste retribuzioni delle lavoratrici impegnate in questi appalti, per la quasi totalità part-time.

Ridurre del 20/30% retribuzioni di 7-800 euro mensili avrà inevitabilmente effetti dirompenti su centinaia di lavoratrici modenesi.

Il sindacato del commercio e servizi Filcams/Cgil di Modena e il sindacato scuola Flc/Cgil intendono sensibilizzare nelle prossime settimane lavoratori, genitori e studenti con assemblee, presidi, volantinaggi, incontri con gli amministratori. Una mobilitazione che si concluderà con uno sciopero, probabilmente a carattere regionale, qualora i tagli non fossero ritirati.

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