Modena, 30 marzo 2010
Stupore e denuncia della Fiom/Cgil di Modena per la decisione della direzione Maserati di “aggirare” l’ordinanza d’urgenza emessa dal collegio di giudici del Lavoro di Modena (del 16.3.2010 pubblicata il 23.3.2010) sul reintegro del delegato Fiom Eugenio Scognamiglio in via cautelare, in attesa della sentenza di merito sul licenziamento per i fatti del dicembre 2008.
La Maserati ha infatti deciso di non rispettare l’ordinanza, reintegrando economicamente ma non di fatto il lavoratore, ovvero riconoscendogli lo stipendio ma non consentendogli di ritornare al proprio posto di lavoro.
Si tratta di una grave inadempienza così come grave e inaccettabile è la stessa motivazione: si impedisce al lavoratore di rientrare per “ragioni evidenti di sicurezza”. La Fiom/Cgil considera infondata oltre che diffamatoria tale affermazione e si riserva ulteriori azioni legali.
E’ possibile che la Maserati rifiuti un’ordinanza del Tribunale di Modena? Il diritto dei lavoratori può essere così palesemente calpestato? Il diritto del lavoro e ancor più lo Stato di diritto sono ancora validi? Su quali basi giuridiche la Maserati si rifiuta di ottemperare ad un ordinanza del Tribunale di Modena?
E’ un atto di arroganza anche la pretesa di Maserati di riavere restituite le mensilità erogate da qui alla sentenza, se al termine della causa di merito il licenziamento fosse considerato legittimo!
Se di fronte ad un’ordinanza o ad un giudizio diventa prassi quella di “aggirarli”, dovrebbero fare altrettanto anche i lavoratori?
La Fiom/Cgil pensa di NO, i lavoratori e il sindacato rispettano le sentenze e ricorreranno caso mai ai livelli di giudizio superiori per far valere le proprie ragioni.
La Fiom/Cgil metterà in campo tutte le azioni legali necessarie per far sì che Scognamiglio rientri nel suo posto di lavoro.
Fiom/Cgil Modena
Modena, 23 marzo 2010
REINTEGRO DEL DELEGATO FIOM MASERATI IN VIA CAUTELARE
La Fiom/Cgil di Modena esprime soddisfazione per la decisione del Giudice del lavoro del Tribunale di Modena in composizione collegiale che il 16 marzo scorso con procedimento cautelare ha disposto il reintegro nel posto di lavoro di Eugenio Scognamiglio delegato Fiom della Rsu Maserati, colpito da provvedimento di licenziamento a seguito dei fatti del dicembre 2008 che portarono al licenziamento di 112 lavoratori interinali.
La Fiom/Cgil tramite i suoi legali dello Studio Giliani Borsari Bertoni, ha inoltrato al giudice richiesta di procedimento d’urgenza in attesa che la causa di merito faccia il suo corso, ma per la quale potrebbero volerci ancora due anni.
Il collegio giudicante ha ravvisato la probabile fondatezza del ricorso (fumus boni iuris) e il pericolo nel ritardo della sentenza (periculum in mora) ovvero il rischio per il delegato Fiom, in attesa dei tempi del giudizio, di non poter mantenere moglie e due figli e riuscire a pagare l’affitto essendo rimasto senza lavoro ed avendo esaurito l’indennità di disoccupazione.
Nell’accertare la probabile fondatezza del ricorso, i giudici hanno ravvisato sproporzione tra il provvedimento disciplinare di licenziamento e i fatti contestati a Scognamiglio, ovvero aver organizzato due cortei interni alla Maserati e aver partecipato attivamente alla protesta dei precari.
In questa fase di giudizio non è dunque stata accertata giusta causa o giustificato motivo per il licenziamento. Ciò conforta la Fiom e il delegato Maserati nel proseguo della causa di merito.
Fiom/Cgil Modena