16 Apr 2010 mobilitazione, presidio, sciopero,
Modena, 16 aprile 2010
Di nuovo sciopero ad oltranza dei lavoratori della Bedini 1955, azienda metalmeccanica di Modena con 18 addetti, che produce impianti Gpl e a metano per autoveicoli. I lavoratori già dal primissimo pomeriggio di oggi presidiano i cancelli aziendali in via Olanda 100.
Motivo della lotta proclamata da Fiom/Cgil e Rsu, il licenziamento improvviso di un impiegato dell’ufficio commerciale Italia con la motivazione che era stata soppressa la sua mansione con “determinazione irrevocabile” da parte aziendale, “per esigenze organizzative e ai fini di una più economica gestione”, elencando altresì la volontà di “far svolgere parte dell’attività di addetto commerciale Italia a soggetti esterni all’azienda”.
I lavoratori già provati dalla vertenza dei giorni scorsi hanno perciò deciso di proclamare lo sciopero. Molti dei punti dell’accordo faticosamente raggiunto il 1° aprile, non hanno infatti avuto applicazione da parte della proprietà.
E’ stato sì adempiuto al pagamento della mensilità arretrata di febbraio e al saldo della 13^, ma l’azienda pretende di rateizzare in 4 tranche lo stipendio di marzo, anziché a pagarlo a scadenza come da accordi, né finora è stato dato corso alla manutenzione ordinaria degli impianti, e alla pulizia di uffici, bagni e locali.
Tanti dunque i segnali che lasciano pensare a una mancanza di volontà di mantenere fede all’accordo sottoscritto.
A fronte di una proprietà inadempiente e inaffidabile, Fiom/Cgil e Rsu chiedono perciò il ritiro immediato del licenziamento, il rispetto dell’accordo e l’avvio del percorso per l’accesso agli ammortizzatori sociali per garantire tutte le possibili tutele ai lavoratori.
Modena, 30 marzo 2010
SCIOPERO PERMANENTE ALLA “BEDINI 1955” DI MODENA
Sciopero ad oltranza all’azienda metalmeccanica modenese “Bedini 1955 Srl” con presidio davanti ai cancelli in via Olanda 100 (zona industriale Modena Nord).
La mobilitazione è stata indetta dalla Fiom e dalla Rsu e vede l’adesione di tutti i 18 addetti che rivendicano il pagamento di retribuzioni arretrate e la presentazione di un serio piano industriale per i prossimi due anni che dia garanzie di continuità produttiva e occupazionale.
La “Bedini 1955 Srl” nasce infatti il 1° settembre 2009 a seguito del concordato preventivo che ha messo in liquidazione la storica Bedini Srl e ha dato vita sottoforma di affitto di ramo d’azienda alla nuova società “Bedini 1955 Srl” dei due nuovi soci Massimo Bedini (figlio di Rolando fondatore storico della Bedini Srl) e l’imprenditore laziale Massetani.
Da alcuni mesi i lavoratori e la Rsu rivendicano un incontro con la proprietà per conoscere il piano industriale, almeno per i prossimi 2 anni.
I lavoratori stanno subendo pesanti ritardi nel pagamento delle retribuzioni, lo stipendio di gennaio è stato pagato a marzo, quello di febbraio devono ancora riceverlo, e ancora manca il saldo della tredicesima 2009 (pagato solo il 40%).
I lavoratori denunciano intimidazioni e pressioni da parte della proprietà che più di una volta ha minacciato licenziamenti (in un caso ha anche licenziato concretamente un delegato di fabbrica successivamente reintegrato), ha minacciato trasferimenti della produzione nel Lazio se i lavoratori non riprendevano immediatamente il lavoro. La proprietà ha anche profilato l’ipotesi di sostituire i lavoratori in sciopero con lavoratori interinali per evadere gli ordini più urgenti.
I lavoratori denunciano anche problemi legati alla sicurezza dell’ambiente di lavoro, sono infatti stati più volte sollecitati sopralluoghi da parte dell’Ausl per verificare le condizioni di sicurezza dei macchinari.
I lavoratori e la Fiom sono intenzionati a proseguire nella protesta ad oltranza se non verranno risposte su nuovi investimenti e piano industriale futuro, manutenzione ordinaria e certezze nel pagamento delle spettanze dovute.

