05 Set 2023 accordo, accordo aziendale, filctem, mirandola, somministrati, sorin, stabilizzazioni, staff leasing,
Una buona notizia che migliora la condizione contrattuale e le prospettive di vita di decine di persone in Sorin Mirandola.
Grazie anche ad una positiva congiuntura di mercato e ai criteri stabiliti nell’ultimo contratto aziendale sottoscritto tra i sindacati Filctem Cgil Modena, Femca Cisl Emilia Centrale, Rsu e Direzione aziendale, a partire dal prossimo ottobre 2023 è prevista l’assunzione di cinquanta (50) lavoratrici e lavoratori attualmente con contratto di somministrazione (staff leasing).
Questi lavoratori passeranno da un contratto a tempo indeterminato stipulato con le agenzie interinali a un contratto a tempo indeterminato con Sorin Group Italia, il gruppo della multinazionale inglese LivaNova (a sua volta nata dalla fusione fra Sorin e l’americana Cyberonics), che arriva ad essere, in termine di occupati, il più importate stabilimento nel cuore del distretto dell’Area Nord modenese in quanto impiegherà circa un migliaio di persone (tra assunti diretti e lavoratori somministrati).
I nuovi lavoratori stabilizzati, saranno impiegati nelle mansioni di operaio nei diversi reparti di produzione.
“Di particolare rilievo – sottolineano le Rsu e i sindacalisti di Filctem Cgil e Femca Cisl Lisa Vincenzi e Carlo Alfonso Preti – è il criterio di assunzione, stabilito con l’ultimo accordo aziendale, che prevede una <lista di precedenza> nelle assunzioni sulla base del solo criterio dell’anzianità di servizio che deve essere di almeno 2 anni. In questo modo si valorizzano le esperienze e le professionalità perfezionate nel tempo dalle persone e, allo stesso modo, si pone fine a situazioni di precarietà storiche, consentendo a queste persone di costruirsi una prospettiva di vita finalmente stabile”.
“Siamo felici di poter condividere questo risultato con tutte le lavoratrici e i lavoratori, non soltanto con quelli direttamente coinvolti dalle stabilizzazioni – proseguono Rsu e sindacati – La speranza è che questo modello, frutto di una discussione contrattuale costruttiva e caratterizzata da buone relazioni industriali, possa essere imitato da altre aziende del distretto, dove il ricorso al lavoro in somministrazione è cronicamente molto alto e costringe centinaia di persone ad anni di precarietà: anche attraverso questi accordi è possibile costruire un mondo del lavoro dove diritti e dignità trovino piena cittadinanza”.
Mirandola (Modena), 5/9/2023