24 Ott 2024 aziende, bilanci, cgil modena, costo lavoro, imprese, investimenti, utili,
E’ ormai da diversi anni che la Cgil di Modena riclassifica i bilanci delle imprese del nostro tessuto produttivo.
Abbiamo già denunciato gli squilibri nella remunerazione tra Capitale e Lavoro, a favore del Capitale.
L’ultima indagine fatta dall’Osservatorio delle Imprese, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Roma La Sapienza, su dati cumulativi di 1.900 società italiane dal 2014 al 2023 pubblicati da Ast (Area Studi Mediobanca), un campione che rappresenta il 45% del fatturato dell’industria in senso lato, ci conferma che: dal 2019 al 2023 il fatturato delle società è cresciuto del 34%, il valore aggiunto del 33%, il peso dell’utile netto è aumentato di ben 14 punti in percentuale, mentre il costo del lavoro su valore aggiunto scende di 12 punti percentuali.
Non solo, ma tra il 2020 e il 2023 l’Osservatorio evidenzia come gli azionisti delle società industriali censite da Ast si sono distribuiti ogni anno in media l’80% degli utili così gonfiati, lasciando appena il 20% a disposizione della gestione come contributo all’autofinanziamento di nuovi investimenti.
Gli stessi che poi chiedono contributi e agevolazioni a Governo ed Enti locali.
Questa distorsione è ormai inaccettabile e sotto gli occhi di tutti, così come è sotto gli occhi di tutti il mancato rispetto del principio di dignità economica e sociale dell’impresa sancito dall’art. 36 della nostra Costituzione, e di una legge sulla rappresentanza che darebbe maggiore forza alle Organizzazioni Sindacali più rappresentative nel rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.
Ed è altresì inaccettabile che nel 2024 siano ancora troppe le aziende, anche a Modena, che non depositano i loro bilanci: ricordiamo che è un obbligo di legge che tante società non rispettano. La domanda è: ma i sindaci revisori, spesso stimati professionisti, non dicono nulla? E le associazioni datoriali, cominciando da Confindustria… cosa dicono?
Altrettanto assordante è il silenzio della politica.
Pasolini diceva che nulla è più anarchico del potere. Il potere fa praticamente ciò che vuole. Come talune società.
Fernando Siena, segreteria Cgil Modena
Modena, 24.10.24
