MANOVRA D'ESTATE: A RISCHIO IL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI GIUDIZIARI

30 Lug 2010

Modena, 30 luglio 2010

 

 

 

Nonostante le denunce della Funzione Pubblica Cgil sulle ricadute della manovra finanziaria, il Governo si è dimostrato irremovibile e con l’ennesimo voto di fiducia imposto al Parlamento ha lasciato inalterati alcuni articoli la cui applicazione determinerà pesanti ripercussioni sul funzionamento degli uffici giudiziari di Modena.

Infatti le sezioni staccate di Carpi, Pavullo, Finale, Mirandola, Vignola e Sassuolo, che presentano da  tempo  una gravissima carenza di organici e alla quale fino ad oggi si è potuto far fronte solo grazie al fatto che gli addetti si sono potuti spostare da una sede all’altra con i propri mezzi, oggi con la nuova legge questa opportunità è preclusa perché gli spostamenti dei lavoratori saranno autorizzati solo se utilizzeranno i mezzi di trasporto pubblico.

Diventerà sicuramente difficile assicurare il funzionamento dei servizi ai cittadini se, per esempio, un cancelliere dall’ufficio di  Pavullo dovrà spostarsi con le corriere per raggiungere il Tribunale di Sassuolo.

Analogamente avverrà per gli uffici del giudice di pace di Finale o Mirandola presso i quali gli operatori dovranno alternarsi tra la sede di Carpi o Modena per raggiungere quegli uffici.

Ma non basta. Considerato che il termine delle udienze non può essere fissato a priori, si determinerà come inevitabile conseguenza l’impossibilità da parte dei lavoratori di rientrare alla propria sede, visto che gli orari dei trasporti pubblici, sopratutto nelle ore serali, non coincideranno con il termine delle udienze stesse e, quindi, al danno agli utenti si aggiungerà la beffa per quanto riguarderà i risparmi.

Infatti, incoerentemente alla logica di risparmio potrà essere previsto il rimborso del taxi oppure il pernottamento in alberghi.

“Ci chiediamo – afferma Vincenzo Santoro della Funzione Pubblica CGIL – in cosa consisterebbe il risparmio, visto che con questo provvedimento il costo per la finanza pubblica sarà inevitabilmente maggiore di quello che ci sarebbe stato se ai lavoratori fosse stato consentito di utilizzare il loro mezzo con un rimborso chilometrico applicando le tabelle previste dalle leggi vigenti. Una richiesta rimasta purtroppo inascoltata forse solo perché dettata da un elementare principio di buon senso”.

Anche in questo caso si è ritenuto opportuno parlare di risparmi in termini populistici e senza alcuna razionalità.

Un’ennesima dimostrazione di quanto sia iniqua e irragionevole questa manovra finanziaria, che mette in risalto con più forza il vero obiettivo di questo Governo che è quello di ridurre i servizi pubblici ai cittadini.

Ovviamente, trattandosi delle tematiche della  giustizia c’è da aspettarsi che non ci sia fine al  peggio.

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