AD OTTOBRE IL CAMBIO DI PROPRIETÀ DI VILLA ROSA

30 Set 2010

Modena, 30 settembre 2010

 

 

 

 

Come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, Fp/Cgil, Fps/Cisl e Uil/Fpl, in data odierna si è tenuto, presso la Sede di Confindustria Modena, l’atteso incontro per il passaggio di proprietà della casa di cura Villa Rosa, che sarà definito formalmente nel prossimo mese di ottobre, in favore della Società Santo Stefano s.r.l., che  come noto, fa capo al Gruppo Cir-De Benedetti.

Le dichiarazioni della nuova proprietà hanno teso a dare ampia rassicurazione sia sulle intenzioni che riguardano il consolidamento della struttura modenese sul territorio, per le attività di riabilitazione psichiatrica già oggi proposte alla nostra collettività, sia per quanto riguarda il piano occupazionale e contrattuale, che infatti prevede il mantenimento di tutte le tipologie di rapporto in essere.

“Il clima positivo nel quale si è svolto il primo incontro, – affermano i rappresentanti sindacali di Fp/Cgil, Fps/Cisl e Uil/Fpl – ci lascia ben sperare per il mantenimento di corrette relazioni sindacali, necessarie oggi più che mai, nella necessità di ridefinire il ruolo di Villa Rosa, alla luce della nuova programmazione Sanitaria regionale e territoriale, attualmente in piena fase di implementazione”.

Sono già state organizzate Assemblee sul posto di lavoro per dare le informazioni necessarie ai lavoratori sull’esito dell’incontro e per concordare assieme le modalità di monitoraggio degli sviluppi di una vicenda che resta decisiva per il loro futuro.

 

 

 Fp/Cgil     Fps/Cisl     Uil/Fpl   Modena

 

 

Modena, 16 settembre 2010

VILLA ROSA: I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO URGENTE SUL CAMBIO DI PROPRIETÀ 

 

 

 

 

Apprendiamo con stupore dalla stampa del passaggio dell’ospedale privato accreditato Villa Rosa di Modena, dalla vecchia proprietà detenuta dalla Famiglia Forghieri al gruppo Cir di Carlo De Benedetti. Dell’operazione, conclusa diversi mesi or sono, si apprende soltanto ora dopo il via dell’Antitrust ottenuto nei giorni scorsi.

La struttura riveste una particolare importanza per la rete sanitaria provinciale modenese, offrendo 80 posti letto per la cura di patologie psichiatriche e neurologiche ed entra nella convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso un contratto di fornitura di prestazioni con l’Azienda USL di Modena.

Né la vecchia proprietà, né tanto meno l’Associazione di categoria a cui Villa Rosa aderisce (Confindustria), hanno ritenuto di informare le Organizzazioni Sindacali, con cui sono in corso contatti sul tema delle relazioni sindacali.

Un fatto molto grave perché, nonostante la notizia sia nota e al di là del mancato rispetto delle norme contrattuali, a tutt’oggi manca ancora la convocazione necessaria per far luce sulle modalità del passaggio.

C’è quindi una comprensibile preoccupazione che va crescendo anche fra i lavoratori che deve trovare rapidamente una risposta convincente: a questo scopo abbiamo inoltrato una richiesta di incontro urgente per sciogliere ogni dubbio in merito alla tenuta del servizio, dell’occupazione e al mantenimento delle tutele di tutti gli operatori interessati.

Stiamo parlando di oltre 100 lavoratori fra medici, infermieri, tecnici sanitari e amministrativi, che in differenti forme contrattuali ma con riconosciuta professionalità, garantiscono l’alta qualità dell’assistenza in quella struttura.

Naturalmente il piano industriale che la nuova proprietà (un gruppo affermato a livello nazionale e già presente in città con la gestione di altre tre strutture protette per anziani) dovrà proporre rapidamente a sindacati ed istituzioni, può rappresentare un’opportunità di sviluppo e di investimento tale da rafforzare la struttura stessa e garantire una  solida prospettiva sul territorio.

Al contrario in questo momento così difficile sul piano occupazionale, non potremmo certamente affrontare una nuova situazione di criticità senza prevedere effetti drammatici sul tessuto sociale della nostra Provincia.

In questa vicenda risulta particolarmente importante anche il ruolo che svolgerà l’Azienda Sanitaria modenese nelle funzioni di verifica e controllo, per garantire che l’impiego del danaro pubblico continui ad essere rivolto al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza.

E’ perciò nostra intenzione chiedere un ulteriore incontro alla direzione aziendale USL.

Richiamiamo l’attenzione di tutte le istituzioni pubbliche per favorire l’esito positivo dell’intera operazione, allo scopo di evitare che l’investimento economico sulla comunità modenese possa andare disperso e con esso i posti di lavoro.

 

 

Fp/Cgil Sanità         Cisl/Fp              Uil/Fps            Modena

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