A GAZA UN ANNO DOPO

21 Dic 2009

Modena, 21 dicembre 2009

 

 

 

Mancano pochi giorni alla partenza delle delegazioni che, da tutta Europa, USA e Canada, si recheranno nella Striscia di Gaza (Palestina) ad un anno esatto dall’attacco militare israeliano – l’operazione “piombo fuso” – che la devastò con attacchi incessanti da terra, dal cielo e dal Mediterraneo a partire dal 27 dicembre scorso.

Durò 22 giorni, con migliaia di morti e feriti fra la popolazione di un territorio che è il secondo più densamente popolato sulla terra. Migliaia e migliaia gli edifici rasi al suolo, senza risparmiare scuole, ospedali e centri ONU.

Il lancio dei famigerati razzi kassam verso Sderot ed altri villaggi israeliani al di là del confine è cessato, ma il prezzo è stato terribile e sproporzionato, anche sulla base di quanto denunciato da UNRWA, dal Consiglio di Sicurezza ONU e dal Consiglio EU.

A guerra finita, permane un ferreo “blocco” dei confini mantenuto dall’esercito israeliano, e l’avvio di ogni forma di ricostruzione è perciò tuttora impossibile.

La delegazione internazionale – guidata dall’onorevole Luisa Morgantini (ex vice Presidente del Parlamento Europeo), da Alice Walker (premio Pulitzer) e dallo scrittore Walden Bello – sarà composta da attivisti di ONG ed organizzazioni pacifiste e sociali, provenienti da trenta Paesi, per un totale di un migliaio di osservatori volontari.

Fra le Associazioni italiane aderenti alla “Gaza Freedom March”, ci sono CGIL, Assopace, Servizio Civile Internazionale, Un ponte per . Si svolgerà dal 28 dicembre 2009 al 5 gennaio 2010.

Le autorità israeliane hanno vietato l’ingresso dai valichi ai tre lati della Striscia. L’organizzazione internazionale ha perciò concordato con l’Egitto, sotto condizioni rigidissime, l’ingresso dal valico egiziano di Rafah(quello dei tunnel !).

Nei giorni di permanenza, alloggiando nelle scuole disponibili, saranno compiute visite alle principali strutture della società civile di Gaza; incontri con le rappresentanze ONU e UNRWA (che si occupa della grave situazione umanitaria) .

Ogni partecipante, aderendo all’iniziativa, ha sottoscritto in via preliminare, un impegno formale di “buona condotta” con l’adesione e rispetto rigido a comportamenti assolutamente corretti verso le forze di sicurezza ai confini e verso l’autorità di Hamas che controlla la Striscia di Gaza.

L’iniziativa di capodanno a Gaza, trae ispirazione da un appello di Nelson Mandela e dal Patriarca Latino di Gerusalemme, padre Fouad, che si recherà personalmente -negli stessi giorni- a celebrare il santo Natale nella Parrocchia di Gaza.

Franco Zavatti, Cgil Modena e componente della “Gaza Freedom March”

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