A MODENA PIÙ SICUREZZA URBANA È POSSIBILE

03 Mar 2015 silp per la cgil,

Modena, 3 marzo 2015

Giorno dopo giorno aumenta il senso di insicurezza dei cittadini modenesi in linea con la maggior parte delle città italiane dove i reati cosiddetti ‘predatori’ sono in aumento a danno soprattutto dei soggetti più deboli della nostra società.

La colpa è della visione miope degli ultimi Governi che ha trasformato la necessaria revisione di spesa pubblica in tagli lineari insensati, capaci solo di mettere in ginocchio il pubblico impiego, riportando il paese indietro di trent’anni.

E’ proprio in questo contesto però che l’azione del Sindacato deve essere più energica e capace di mettere in campo ogni iniziativa possibile per far sentire la propria voce. Basti pensare che per la sola Polizia di Stato il blocco del turn over ha causato negli ultimi anni il ridimensionamento dell’organico di circa 16.000 unità, riduzione che affiancata all’immobilismo organizzativo, ha portato il comparto sicurezza al collasso. Cosa fare allora per uscire da questo pantano? Di sicuro arrendersi non aiuta assolutamente a risolvere il problema !

Il SILP/Cgil crede invece che la strada da percorrere sia un’altra!

E’ necessario innanzitutto procedere con urgenza alla riforma del comparto sicurezza, partecipando da protagonisti al procedimento di riforma pretendendo in primis l’unione delle due forze di Polizia a competenza generale, Polizia e Carabinieri, in modo da  creare una sola forza di polizia ad ordinamento civile. In tale ottica va previsto quindi il completamento del percorso di democratizzazione della Polizia di Stato, passando anche attraverso la giusta valorizzazione del lavoro e la piena  contrattualizzazione di primo e secondo livello, processo fermo all’aprile del 1981.

E’ necessario prevedere inoltre il rafforzamento delle dotazioni organiche, ed una vera riorganizzazione del personale che non sia solo rappresentata da chiusure indiscriminate di presidi di polizia.

Occorre invece eliminare gli sprechi di risorse, come ad esempio la spesa per gli affitti passivi con il trasferimento delle varie Questure in immobili del demanio, evitare le inutili sovrapposizioni di compiti, il tutto al fine di reperire i fondi per l’ammodernamento dei mezzi.

Anche a livello locale siamo convinti che ci siano ampi margini di miglioramento, crediamo che sia assolutamente necessario rinnovare il patto per “Modena Sicura”, dandone piena attuazione in modo da ridare slancio alla polizia di prossimità con il rilancio della figura del poliziotto, del carabiniere e del vigile di quartiere. Implementare il controllo coordinato del territorio con l’istituzione di sale operative uniche, efficientare il sistema della videosorveglianza, realizzare l’interconnessione delle sale operative, perseguire insomma quegli ottimi obbiettivi prefiguratisi nel Patto e mai realizzati.

Serve anche mettere in campo nuovi progetti, proponendo Modena come città pilota, a cominciare dalla sburocratizzazione degli uffici della Polizia di Stato impegnati nell’attività di polizia amministrativa per  snellire le procedure per il rilascio dei documenti (passaporti, licenze, pratiche immigrazione, ecc…) e recuperare  personale da impiegare  in quelle attività di competenza esclusiva della Polizia di Stato.

Le sfide che ci aspettano sono tante ed  Il SILP CGIL non intende assolutamente recitare la parte dell’attore non protagonista.

La segreteria Provinciale SILP Cgil Modena

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