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Modena, 26 novembre 2014
Rischia di estendersi anche a Modena il contratto “pirata” delle agenzie assicurative, recentemente firmato dall’associazione nazionale di categoria Sna.
Potenzialmente interessa nella nostra provincia svariate centinaia di lavoratori, in prevalenza donne, in un settore – quello della rete di vendita delle agenzie assicurative – estremamente polverizzato con circa 300 agenzie in appalto dei grandi colossi assicurativi, che hanno generalmente alle dipendenze poche unità di lavoratrici.
Alcuni casi dell’applicazione di questo contratto sono giunti in queste settimane all’attenzione del sindacato modenese Fisac/Cgil. “Si tratta di un contratto per noi illegittimo – commenta la sindacalista Magda Iseppi – poiché firmato con sindacati non rappresentativi, e con condizioni salariali e normative decisamente peggiorative rispetto al CCNL da poco rinnovato da Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Fna-Uilca/Uil”.
Infatti, mentre giungeva alle fasi finali la trattativa dei sindacati confederali Fiba/Cisl-Fisac/Cgil-Fna-Uilca/Uil con le associazioni datoriali Anapa e Unapass per il rinnovo del CCNL 2012-2015 firmato pochi giorni fa il 20 novembre, un’altra importante associazione datoriale del settore assicurativo – lo Sna, che rappresenta circa il 50% delle imprese – ha firmato l’11 novembre un contratto nazionale con due sindacati pressoché sconosciuti nel settore, la Fisals-Federazione italiana dei sindacati autonomi dei lavoratori stranieri e la Fesica-Federazione sindacale industria commercio artigianato.
“Due sindacati di comodo – aggiunge la sindacalista della Fisac/Cgil – che non rappresentano in alcun modo i lavoratori e le lavoratrici del settore, sindacati scelti dalla controparte”.
Il contratto “pirata” Sna abbassa decisamente diritti e condizioni: prevede un aumento mensile lordo di 29 euro (contro l’aumento di 83 euro del CCNL Anapa-Unapass), rischia di sparire la voce “anticipo di futuro aumento” (finora corrisposta prudenzialmente dai molti agenti associati Sna) ed è esclusa la corresponsione di arretrati. A discrezione del datore di lavoro potranno diminuire o venire soppressi gli ad personam e superminimi fino ad oggi corrisposti.
L’apprendistato, possibile per i primi 4 anni, vede una riduzione della retribuzione base dell’80% (nel contratto appena rinnovato Anap-Unapass sono previste percentuali di riduzione via via crescenti del 90%, 93,5% e 96,5%).
Viene eliminato il legame tra titolo di studio e inquadramento, il datore di lavoro può cambiare mansione al personale. Il preavviso di licenziamento passa dagli attuali 4 mesi a soli 30 giorni. Le semifestività (mezze giornate lavorative) del 14 agosto, 24 dicembre e 31 dicembre saranno riconosciute a discrezione del datore di lavoro, che altrettanto può imporre aperture nei sabati mattina. Viene liberalizzato completamente il part-time, rispetto al minimo di 18 ore settimanali previste dal CCNL.
“E’ evidente che si tratta di uno smantellamento del contrato nazionale di lavoro e dei dritti e delle tutele in esso sanciti” aggiunge Iseppi. Per questo la Fisac/Cgil invita a rivolgersi ai propri uffici tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore assicurativo a cui viene chiesto di firmare (o che hanno già firmato) questo tipo di contratti, per valutare la migliore tutela possibile.
Inoltre, è in corso un’iniziativa sindacale a livello nazionale sia per chiedere al ministro del Lavoro di non riconoscere valido il contratto Sna, sia per bloccare a livello legale tale applicazione contrattuale.