28 Ago 2012 fiom, gruppo fiat, maserati, presidio,
Modena, 28 agosto 2012
Si è svolto stamattina l’incontro tra i rappresentanti modenesi di Cgil e Fiom con il prefetto dottor Basile sull’incendio della sede sindacale Fiom presso la Maserati avvenuto nella notte di venerdì scorso, dopo che qualche giorno prima erano state sfregiate le pareti della stessa sede con croci celtiche.
I sindacalisti hanno manifestato preoccupazione per il ripetersi di fenomeni di aggressione alle sedi sindacali di stampo neo-fascista, fatti questi particolarmente gravi e inusuali nella nostra città e che offendono una città come Modena medaglia d’oro alla Resistenza.
I sindacalisti di Cgil e Fiom hanno confermato fiducia nelle indagini delle forze dell’ordine e della magistratura, ribadendo l’importanza di perseguire tutte le ipotesi investigative
Il segretario Cgil Pivanti, insieme a Tania Scacchetti della segreteria Cgil e al segretario della Fiom Pizzolla, hanno inoltre sostenuto che è importante difendere la democrazia attraverso l’applicazione delle leggi che impediscono la ricostituzione del disciolto partito fascista. Hanno messo l’accento anche sull’importanza di lavorare per l’estensione e la difesa della democrazia a cominciare dai luoghi di lavoro.
I sindacalisti Cgil hanno detto al Prefetto che il sindacato non si lascia intimorire e non arretrerà di fronte a questi atti di violenza.
Per questo, Fiom e Cgil confermano il ripristino già nelle prossime ore della sede sindacale davanti alla Maserati, e organizzano nei prossimi giorni un incontro pubblico per l’inaugurazione della nuova sede Fiom.
All’incontro sono invitati lavoratori, delegati, cittadini, rappresentanti dei sindacati confederali, istituzioni, forze politiche e associazioni, a cominciare da tutti coloro che hanno espresso solidarietà in questi giorni.
Il Prefetto di Modena ha condiviso il giudizio dei sindacalisti sulla gravità del fatto e ha sottolineato la necessità tenere alta l’attenzione sul territorio, condividendo la scelta della riapertura della sede sindacale come primo importante segnale.
Come prima risposta operativa il Prefetto ha disposto insieme alla Questura di Modena un rafforzamento della vigilanza nelle varie sedi sindacali.
Ha inoltre garantito l’adeguata attenzione degli Enti preposti per prevenire ed evitare infiltrazioni malavitose nella società e nell’economia, in particolare nella fase di ricostruzione post-terremoto.
Cgil e Fiom hanno anticipato al Prefetto l’invito all’incontro pubblico che sarà organizzato nei prossimi giorni.
Modena, 27agosto 2012
AGGRESSIONE SALA SINDACALE FIOM/CGIL C/O MASERATI: ATTO SENZA PRECEDENTI A MODENA. FERMA LA RISPOSTA DELLA CGIL E DELLA CITTÀ
“E’ un fatto gravissimo, inusuale. Un attacco di queste caratteristiche alle sedi sindacali non c’era stato a Modena anche negli anni più duri”. Così il segretario della Cgil di Modena Donato Pivanti ha commentato stamattina in conferenza stampa, insieme al segretario provinciale della Fiom/Cgil Cesare Pizzolla e al delegato Fiom Maserati Mimmo Carrozzo, l’attento incendiario di venerdì notte alla saletta sindacale Fiom/Cgil posizionata all’esterno della fabbrica.
Tanti gli attestati di solidarietà alla Cgil e alla Fiom arrivati in queste ore per la grave aggressione subita. Il presidente della Regione Errani, il sindaco di Modena Pighi, il presidente della Provincia Sabattini, diversi consiglieri comunali e provinciali, tutte le forze politiche di centro sinistra (PD, RC, Sel, dCI), l’Anpi, l’Arci e diverse associazioni di volontariato, delegati e cittadini.
Solidarietà anche da parte dei segretari provinciali di Cisl e Uil e un messaggio di condanna dell’attentato anche da parte di Confindustria Modena. Un ringraziamento particolare è stato rivolto da Pivanti anche alla stampa modenese che ha saputo da subito valutare nella sua gravità un atto come questo, mettendolo nella giusta attenzione all’opinione pubblica.
“La città ha saputo reagire – hanno detto Pivanti e Pizzolla – gli attestati di solidarietà ricevuti dimostrano che il tessuto sociale e istituzionale di Modena e solido e la città non si fa intimorire e che è consapevole che l’aggressione ad una sede sindacale è un’aggressione alla democrazia nel suo insieme a cui va risposto con fermezza e in modo compatto”.
Pivanti e Pizzolla hanno anche detto che il sindacato rappresenta un baluardo della democrazia, che va difesa giorno per giorno, sia nella società che nei luoghi di lavoro. “Non lasceremo che atti intimidatori come questo legittimino restringimenti degli spazi di democrazia, ricostruiremo il container al più presto e la continuità della nostra presenza sarà la risposta più ferma ai rigurgiti della destra eversiva”.
I segretari di Cgil e Fiom registrano sull’accaduto il silenzio preoccupante del Gruppo Fiat e delle forze politiche di centro e centrodestra, silenzio “che spero sia dovuto al periodo di ferie” ha commentato Pivanti.
In ogni caso, è intenzione del sindacato ripristinare quanto prima la saletta sindacale esterna alla Maserati e inaugurarla con un incontro pubblico a cui saranno invitati le organizzazioni sindacali, delegati, cittadini e i rappresentanti di partiti e istituzioni.
L’incontro pubblico servirà per ribadire che il sindacato è in prima linea nella lotta per la democrazia e si conferma baluardo della legalità, contro chi pensa di avere mano libera nelle attività economiche e finanziarie. Il sindacato può essere un soggetto scomodo – e quindi meglio neutralizzarlo – per qualcuno che pensa di fare affari facili e poco puliti. Il pensiero dei sindacalisti va anche, in questa fase di ricostruzione post-terremoto, al rischio di infiltrazioni della malavita organizzata. “Registro che storicamente le aggressioni della destra eversiva, si sono accompagnate alle attività della criminalità organizzata. Il sindacato non si fa intimidire – ha aggiunto Pivanti – e continuerà la sua funzione di presidio della democrazia”.
“L’assenza di una posizione di Fiat sull’aggressione alla sala sindacale Fiom – ha commentato ancora Pizzolla – ci sembra un fatto grave. L’azienda, nell’aver escluso la Fiom dalla rappresentanza in fabbrica, ha responsabilità nell’aver creato un vulnus pericoloso per la democrazia nel suo insieme. Una scelta pericolosa su cui l’azienda dovrebbe riflettere. L’incendio del container – ha aggiunto Pizzolla – è un attacco grave e inaccettabile alla democrazia e alla libertà dei lavoratori, che la Fiom continuerà a difendere fuori e dentro i luoghi di lavoro”.
Il presidio sindacale sarà ricostruito come prima, “perché è nostra intenzione – ha aggiunto il segretario Fiom – rientrare dalla porta principale dell’azienda e far si che i sindacati non siano quelli che si sceglie l’azienda, ma quelli scelti dai lavoratori”.
Domani, martedì 28 agosto, è previsto l’incontro alle ore 12.30 dei rappresentanti Cgil con il Prefetto di Modena per fare il punto sulle ipotesi investigative.