27 Gen 2010 16° congresso cgil, cgil, congresso,
Modena, 18 gennaio 2010
Si è formalmente aperto con il Comitato Direttivo del 22 novembre scorso, il 16° Congresso della CGIL che partendo dalle assemblee di base (che si stanno svolgendo in queste settimane), si articolerà via via nei Congressi territoriali, regionali e nazionali di categoria per arrivare all’elezione dei delegati al Congresso nazionale in programma al Palacongressi a Rimini dal 5 al 8 maggio 2010.
Il percorso congressuale della CGIL di Modena è partito l’11 gennaio e prevede lo svolgimento di oltre 1.700 assemblee di base (nei luoghi di lavoro, nelle leghe dei pensionati e fra i lavoratori disoccupati/precari) e 12 congressi provinciali di Categoria, per arrivare al Congresso provinciale confederale il 2-3 marzo 2010.
Nei congressi di base e di categoria saranno coinvolti i quasi 127.000 iscritti al sindacato e all’assise conclusiva, il 2-3 marzo presso il Forum Monzani, parteciperanno circa 750 tra delegati e invitati del mondo delle istituzioni, delle rappresentanze politiche sociali ed economiche cittadine.
I delegati al 16° Congresso saranno oltre 600, per la precisione 634 delegati eletti nella misura di 1 delegato ogni 200 iscritti, 50% eletti nelle assemblee di base e 50% eletti dai congressi provinciali di categoria.
La CGIL di Modena, è la settima Camera del Lavoro Territoriale per numero di iscritti: 126.835 (al 31.12.2008) di cui 59.760 attivi, 67.075 pensionati e 1.675 fra lavoratori atipici e disoccupati. Fra gli attivi, 7.581 sono dipendenti di aziende artigiane e 12.596 lavoratori stranieri (extra UE) pari al 21% degli attivi.
Nonostante la crisi e le difficoltà occupazionali, la Cgil conferma, anche negli ultimi 4 anni intercorsi dal precedente appuntamento congressuale, il trend di crescita degli iscritti fra lavoratori attivi, cassintegrati e disoccupati, tendenza che si rafforza anche sul 2009. Questo importante dato conferma il forte radicamento della Cgil sul territorio, la sua capacità e quella delle categorie nella gestione delle crisi aziendali, per la difesa dell’occupazione e nel rivendicare una diversa politica economica e sociale del Paese.
Il 16° Congresso Cgil avviene in una fase politico-sociale-economica e sindacale molto difficile per lavoratori, giovani e pensionati, stante la crisi economico-finanziaria che da settembre 2008 ha colpito l’economica globale con pesanti ripercussioni sull’economia reale e sul lavoro. Sono aumentate, anche per effetto della crisi, le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, la disoccupazione e il forte ricorso agli ammortizzatori sociali.
Le politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo di centrodestra non sono finalizzate ad affrontare la crisi, ma a far leva sulle paure per dividere le persone (lavoro pubblico contro privato, cittadini italiani contro stranieri) sino a premiare con la scudo fiscale l’impunità dei grandi evasori, compresa la criminalità organizzata.
Dentro a questo quadro, Governo, Confindustria e l’insieme e delle Associazioni datoriali hanno puntato alla divisione dei Sindacati con la firma dell’accordo separato sul modello contrattuale del 22 gennaio 2009.
Temi e questioni che saranno al centro del dibattito del 16° Congresso Cgil che vede la presentazione di 2 documenti congressuali contrapposti: il documento “I diritti ed il lavoro oltre la crisi” primo firmatario Gugliemo Epifani e sostenuto dalla maggioranza del Comitato Direttivo nazionale e il documento “La Cgil che vogliamo” primo firmatario Domenico Moccia che vede il sostegno di autorevoli membri del Direttivo nazionale.
A Modena, il documento Epifani è sostenuto, fra gli altri, dal segretario generale della Cgil Pivanti e dall’intera Segretaria confederale (Zanasi, Prodi, Scacchetti, Ficcarelli e D’Anna) e dai segretari generali delle categorie Govoni della Filcams, Gozzi della Filctem, Serri per la Fillea, Sernesi per la Filt, Franciosi della Flai, Colombini della Flc, Argilli di NIdiL, Corvaglia per la Slc e Zuffi dello Spi.
Il documento Moccia è invece sostenuto, fra gli altri, dal segretario generale della Fiom Fiorani, della Fp Bonaccini e della Fisac Iseppi.
Il 3 marzo, all’interno delle 2 giornate conclusive del Congresso provinciale, è prevista una specifica iniziativa alla presenza di storici, rappresentanti delle istituzioni e dirigenti sindacali, che affronta il tema della democrazia sindacale e della sua evoluzione dal dopoguerra ad oggi, partendo dal ricordo del 60° anniversario dell’Eccidio delle Fonderie Riunite il 9 gennaio 1950 e delle lotte per i diritti dei lavoratori, passando per la conquista dello Statuto dei Lavoratori (legge 300, 1970) di cui ricorre quest’anno il 40° anniversario, sino ai giorni nostri dove per la Cgil non è più rinviabile la determinazione di regole certe ed esigibili sulla rappresentanza e la democrazia sindacale (piena attuazione dell’art.39 della Costituzione).
16° CONGRESSO CGIL MODENA
11/1-19/2 2010 assemblee di base
17/2-26/2 2010 congressi di categoria
2-3 marzo 2010 congresso provinciale
Informazioni sul 16° Congresso CGIL e sui due Documenti nel sito nazionale www.cgil.it
Modena, 27 gennaio 2010
LA FILLEA CGIL DI MODENA A CONGRESSO
E’ partita la stagione congressuale Cgil e anche il sindacato edili Fillea/Cgil si appresta a dare il via al suo 17° Congresso.
I lavoratori iscritti saranno chiamati in questi giorni a discutere nelle assemblee e poi a votare su due documenti congressuali contrapposti: “I diritti ed il lavoro oltre la crisi” primo firmatario Gugliemo Epifani e “La Cgil che vogliamo” primo firmatario Domenico Moccia.
Il Congresso cade in una situazione di forte preoccupazione per l’andamento del settore edile. La stessa organizzazione delle assemblee di base in un settore come il nostro, dove ogni cantiere è un flusso continuo e ordinato di uomini e mezzi, si presenta più complicata rispetto alle imprese strutturate e con sede fissa. Nonostante ciò l’impegno della categoria sarà massimo per garantire, seppur in condizioni logistiche più difficili, il libero confronto tra i due documenti e quindi tra idee diverse sul futuro della Cgil, per dare la più ampia possibilità ai lavoratori dell’edilizia di “pesare” nel dibattito e nelle scelte congressuali.
I risultati contrattuali ottenuti negli ultimi 4 anni intercorsi dal precedente Congresso, sono la base su cui fondare le proposte per il futuro mandato.
La Fillea/Cgil, insieme ed unitariamente a Filca/Cisl e Feneal/Uil, ha chiuso tutti i contratti di settore della precedente tornata con risultati in linea con le richieste avanzate in piattaforma, sia a livello nazionale che decentrato. Siamo l’unica categoria che è riuscita a rinnovare i contratti integrativi di secondo livello nelle imprese artigiane.
Abbiamo qualificato la bilateralità offrendo a lavoratori ed imprese servizi e prestazioni che hanno contribuito in questa fase a mitigare gli effetti della crisi. Con il miglioramento del servizio di emissione dei Durc (Documento unico di regolarità contributiva) abbiamo contribuito a contrastare l’illegalità ed il lavoro nero. La nostra Scuola edile ha garantito la formazione in ingresso nel settore e la qualificazione professionale ma, soprattutto, abbiamo lavorato intensamente su formazione alla sicurezza e prevenzione degli infortuni.
Il 17° Congresso Fillea si svolge nel mezzo della gestione complicata della crisi e con l’avvio delle trattative per i rinnovi contrattuali nazionali in un quadro di divisione tra Cgil da un lato, Cisl e Uil dall’altro. A Modena abbiamo puntato su ciò che ci accomuna, senza enfatizzare ciò che ci divide. Le assemblee per presentare ai lavoratori le tre piattaforme (una per ogni sindacato) sono state unitarie. E cercheremo di chiudere i contratti anche questa volta in modo unitario, rispettando le diverse posizioni e realizzando la mediazione al più alto livello possibile, e così facendo avremo fatto, per intero e bene, il nostro lavoro che è difendere i lavoratori facendo accordi, i migliori possibili nella situazione data.
Come segretario generale della Fillea affronterò con questo approccio anche il dibattito congressuale, un dibattito che avrei voluto diverso, non con due documenti contrapposti, che portano inevitabilmente alla polarizzazione. Chiederò di votare per l’unità della nostra organizzazione, condizione per essere tutti rappresentati con le proprie differenze. Ciò che non auspico è un assalto al nostro dibattito di posizioni esterne agli interessi dei lavoratori. Non penso che la Cgil rappresenti un problema per i lavoratori, la Cgil risolve i problemi, mette in campo il meglio dell’elaborazione e delle esperienze fatte per conquistare più diritti e più lavoro, in questa fase di crisi e oltre la crisi.
Dopo le assemblee di base, il 24 febbraio svolgeremo il 17° Congresso provinciale. I delegati eleggeranno i nuovi organismi dirigenti, faranno il punto su difesa del lavoro e dei diritti, e avanzeranno proposte per lo sviluppo del territorio modenese, la qualità del costruire, la riqualificazione urbana. Per dare in questo modo il nostro contributo allo sviluppo di Modena.
Sauro Serri, segretario Fillea/Cgil Modena