ALLA RICHIESTA DI DIGNITA’ E RISPETTO DELLE LEGGI SI RISPONDE CON IL MANGANELLO E I LACRIMOGENI. ADESSO BASTA!

18 Nov 2016 flai,

Bologna, 18 novembre 2016

Cosa dobbiamo fare per fare rispettare i contratti e le leggi nel sistema degli appalti del distretto delle carni modenese?
Cosa ci vuole ancora per rendersi conto del livello di sfruttamento dei lavoratori e del mancato rispetto delle più elementari norme del vivere civile?
Dobbiamo aspettare l’ennesima vittima per capire che il livello di tensione sociale prodotta da chi non applica i contratti e le leggi, da chi produce elusione ed evasione fiscale e contributiva, da chi utilizza i caporali per “gestire” la manodopera diventa ormai esplosivo?
Come mai diverse associazioni d’impresa stanno alla finestra a guardare, dichiarando che i loro associati operano nel libero mercato e la libertà d’impresa non può essere messa in discussione, invece di cacciare e denunciare una volta per tutte chi opera nell’illegalità e fa della competizione sleale l’unico modello competitivo sul mercato?
Quale ruolo hanno intenzione di giocare le istituzioni per tutelate la dignità di chi lavora nel rispetto delle leggi e dei contratti, lavoratore o impresa che sia?
Queste domande hanno bisogno di una risposta immediata e risolutiva.
E’ inaccettabile che l’arroganza di chi opera nello sfruttamento e nell’illegalità continui a farla da padrone, scaricando sui lavoratori e sulla società tutti i costi e le tensioni conseguenti.
In questa regione è appena stata approvata una legge su legalità e appalti: è una legge che vale per tutti e non solo per qualcuno, come pensa qualche privato che stringe l’occhio ai “fenomeni” che continuiamo a denunciare tutti i giorni.
Adesso BASTA davvero!!
Tentano di intimidire le nostre rappresentanze, ci denunciano perché si dicono diffamati, ma i soggetti che operano senza applicare i contratti e le leggi eludono, evadono fisco e contributi, non possono più avere diritto di cittadinanza nei nostri territori.
Per queste ragioni, anche alla luce della legge appena approvata, chiederemo nei prossimi giorni la convocazione di un apposito tavolo alla Regione Emilia Romagna, per porre la parola fine allo scempio che si sta determinando nel distretto delle carni di questa regione.
Non ci fermeremo!

Antonio Mattioli
Responsabile politiche contrattuali
Segreteria Cgil Emilia Romagna

Cariche della polizia sui manifestanti all’Alcar Uno di Castelnuovo Rangone, comunicato stampa 18.11.2016

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