ALLARME SINDACATI SITUAZIONE BENI CULTURALI. A MODENA ANCORA CHIUSE GALLERIA E BIBLIOTECA ESTENSE

28 Giu 2013 mobilitazione, sisma, sisma 2012,

Modena, 28 giugno 2013

 

Il patrimonio culturale del nostro Paese è in stato di abbandono e non può, pertanto, contribuire a rilanciare l’economia, attirare turisti e creare posti di lavoro.

Lo denunciano i sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Flp, Unsa, Ugl-Intesa, che hanno terminato oggi – venerdì 28 giugno – la mobilitazione di tutti i siti culturali (archivi, biblioteche, musei e siti archeologici) per sollecitare la riorganizzazione di un settore che dà lavoro in tutta Italia a 20 mila persone (un centinaio a Modena).

«Il problema riguarda anche la nostra provincia – affermano i sindacati – Siti di grande interesse come la Galleria Estense, il Palazzo Ducale di Sassuolo e il Lapidario Estense, oltre alle carenze strutturali, soffrono ancora per le conseguenze del sisma 2012. Infatti sono tuttora chiuse la Galleria e la Biblioteca Estense, con conseguente riflesso negativo per l’offerta culturale modenese. Inoltre – continuano le organizzazioni sindacali – a causa dei crolli nelle chiese del cratere, molte opere di particolare interesse sono state ricoverate nel centro di raccolta allestito al Palazzo Ducale di Sassuolo. Il loro recupero è avvenuto grazie al lavoro discreto dei dipendenti del ministero dei Beni culturali, che sono i primi a tutelare il patrimonio artistico del nostro Paese».

Per Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Flp, Unsa, Ugl-Intesa la scarsa attenzione degli ultimi governi e l’assenza di scelte coraggiose hanno creato la paralisi del settore, rimasto senza investimento adeguati sulla promozione e fruizione del patrimonio culturale. I continui tagli alle spese rendono difficili le fondamentali attività svolte dal personale del Ministero Beni culturali, quali il controllo e la vigilanza sul territorio, la catalagozione, conservazione, ricerca e apertura al pubblico dei siti culturali, soprattutto nei giorni festivi.

«Gli istituti ministeriali lamentano carenze d’organico, mentre continuano le esternalizzazioni dei servizi, le consulenze esterne e il mantenimento di uffici dirigenziali che, oltre a pesare sul bilancio dello Stato, non hanno prodotto alcun miglioramento nell’efficienza della pubblica amministrazione. Inoltre – proseguono i sindacati – sono stati apportati tagli al salario accessorio che, peraltro, viene corrisposto in modo discontinuo. Per non parlare del rinnovo contrattuale, fermo al 2010».

Con questa mobilitazione, che coinvolge anche i grandi patrimoni librari e documentali, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Flp, Unsa, Ugl-Intesa sollecitano un cambio di rotta nella tutela e valorizzazione dei beni culturali che, oltre a rappresentare la nostra identità nazionale, costituiscono un volano straordinario per la ripresa dell’economia nazionale.

image_print

Articoli correlati

23 Dic 2025 bilancio comune modena

CASA, WELFARE, SANITÀ, CRISI E QUALITÀ DEL LAVORO: CGIL, CISL, UIL COMMENTANO POSITIVAMENTE L’INTESA RAGGIUNTA CON IL COMUNE DI MODENA PER IL BILANCIO 2026

Il Protocollo di intesa per lo sviluppo, la coesione sociale ed il futuro di Modena per il bilancio preventivo 2026 […]

22 Dic 2025 76° anniversario

76° ANNIVERSARIO ECCIDIO FONDERIE RIUNITE MODENA: COMMEMORAZIONE DI CGIL CISL UIL VENERDÌ 9 GENNAIO 2026 AL CIPPO DEI CADUTI

Tradizionale commemorazione di Cgil Cisl Uil venerdì 9 gennaio 2025 del 76° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, dove […]

22 Dic 2025 "liste stupri"

MODENA, LISTE STUPRI A SCUOLA, EPISODIO GRAVISSIMO. OCCORRE INVESTIRE SULL’EDUCAZIONE SESSUO-AFFETTIVA

Quanto accaduto all’istituto tecnico Fermi di Modena è un fatto gravissimo. Mi riferisco alla denuncia a mezzo stampa dell’esistenza della […]