03 Nov 2022 banca d'Italia, cgil modena, denaro contante, economia illegale, lavoro irregolare, report, riciclaggio, tetto al denaro contante, Uif,
Se ne discute intensamente in questi giorni. Il Governo sta valutando un provvedimento legislativo per alzare -fino a 5.000 euro – l’utilizzo del denaro in contanti.
Cioè al di fuori di ogni efficace controllo su quelle operazioni finanziarie in nero, compreso anche il pagamento del tanto lavoro irregolare.
Il sindacato sollecita ed attende invano un confronto urgente al tavolo governativo.
I ministri interessati dovrebbero attentamente studiare il recente Report della Banca d’Italia-UIF, uscito il settembre scorso, con le 87 pagine e tabelle riferite ai dati reali e statistici sulle segnalazioni di “operazioni di riciclaggio” ricevute nello scorso 1° semestre di quest’anno.
Segnalazioni che nel semestre 2022 appena trascorso hanno raggiunto in Italia il picco di 74.233, con un +5,9% rispetto all’anno passato. Ma su questi dati, compresi quelli emiliano-romagnoli ed i nostri modenesi invece in forte crescita, già abbiamo ragionato.
Vogliamo invece approfondire le tematiche durissime ed appunto riferite all’uso del denaro contante nel diffondersi del riciclaggio illegale.
Sorprendente infatti, proprio nell’apertura della premessa del pesante report UIF, è la preoccupante considerazione sull’utilizzo del contante, rilevato nelle segnalate operazioni in nero di riciclo.
Testuale: “Le comunicazioni sulle operazioni in contanti, ricevute nei primi sei mesi del 2022, riguardano 22 (ventidue) milioni di operazioni finanziarie, per complessivi 116,5 miliardi di euro, in aumento dell’11,0% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente“.
Perciò, alzare il tetto sulla possibile circolazione del denaro contante, faciliterà proprio questo aspetto gravoso della nostra economia illegale.
La tabella a2.10 certifica che gli allarmi segnalati da Banche e Poste, riguardano proprio operazioni finanziarie tentate con l’utilizzo di “contante e bonifici” per il 79,6% dei casi.
L’incredibile successiva tabella b1.1 (vedi allegato) che apre il capitolo di approfondimenti sulle irregolari “operazioni in contante”, certifica che nel 1° semestre 2021 furono segnalate e bloccate operazioni per un totale valore di 100,5 miliardi; nel 1° semestre 2022 il riciclo segnalato in contanti è salito a 116,5 miliardi.
Attenzione per chi propone l’innalzamento legale del contante ai 5.000 euro! La stessa tabella già citata, ci dice che in media l’importo di ogni operazione di riciclo col contante, ha avuto un valore di 5.070 euro!!
Più precisamente, una successiva tabella dice che il 31% delle operazioni di riciclo col contante utilizzano monete fino a 2 mila euro, ed il 39% utilizzano contante da 2 a 5 mila euro!
L’Emilia Romagna è 5° regione, in tabella b2.5 dopo Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, con a carico anche le segnalazioni di riciclaggio in contanti!
E con i settori economici ed imprenditoria maggiormente esposti nel commercio al dettaglio, ristorazione, industrie alimentari, costruzioni ed agricoltura.
Da non dimenticare poi, la grave mappatura provinciale – tabella c3.4 – del continuo traffico finanziario coi PPF – Paesi Paradisi Fiscali – con la nostra regione tra le più coinvolte e le province di Modena e Reggio Emilia tra le più rosse in Italia.
Pertanto, oltre alla stretta necessità di una crescente prevenzione sociale ed istituzionale che spinga l’imprenditoria verso una cultura più solida e legata alle buone regole, vanno assolutamente evitati atti politici e legislativi che ostacolino, di fatto, i preziosi lavori di UIF – Banca d’Italia – Guardia di Finanza e chi dai territori invia le migliaia di “segnalazioni sospette” di riciclaggio.
Franco Zavatti, Cgil Modena/Coordinamento legalità
Modena, 3/11/2022