29 Lug 2013 fiom,
La Fiom-Cgil di Modena prende atto della risposta che, attraverso la stampa, è giunta alle contestazioni mosse dallo stesso sindacato metalmeccanici nei confronti di un’operazione su cui si vorrebbe fare luce e che riguarda il trasferimento di personale tra le due aziende modenesi Tractorbronzo e Rsm Group con quest’ultima che sta avviando uno spostamento della sede operativa presso Soliera. “Non capiamo come possa sentirsi danneggiata la RSM Group” dicono i sindacalisti che seguono la vicenda “dal momento che non ci sembra che il loro comunicato smentisca il nostro. Abbiamo parlato di un’azienda in crisi dalla quale i lavoratori si dimettono in cambio di un’assunzione in una nuova realtà ad essa collegata tramite parentela dei titolari mentre altri rimangono tagliati fuori dall’operazione e perderanno il posto in barba a quanto previsto dall’articolo 2112 del codice civile. Questa operazione, tra l’altro, comporterà probabilmente il recupero di alcuni crediti al fondo di garanzia dell’Inps, utilizzato come un’assicurazione a cui chiedere conto di soldi mancanti”.
Ciò che sta avvenendo è ciò che fu espsoto ad un tavolo del 21 maggio scorso convocato nella sede della APMI di Modena, a cui erano presenti entrambe le aziende, ossia portare alle dimissioni alcuni lavoratori di Tractorbronzo e farli assumere dalla RSM Group, lasciando gli altri in cassa integrazione a zero ore e senza altri ammortizzatori sociali. “Ci risulta infatti che è quanto stia avvenendo ora nonostante avessimo chiarito che avremmo appoggiato le azioni di tutti quei lavoratori che si sarebbero opposti” sostengono Alessandro Cambi della Fiom di Modena e Alessandro Santini della Fiom di Carpi.
Le domande a cui i sindacalisti vorrebbero dare una risposta sono sul perché, se non vi è correlazione tra le due aziende come sostenuto da Simone Ragazzi, all’incontro in APMI si presentarono entrambe le aziende? Perché risulta che RSM Group stia prendendo i macchinari di Tractorbornzo obbligando i dipendenti rimasti a starsene in cassa integrazione a zero ore? Perché se Tractorbronzo è un’azienda che “vive” più del cinquanta percento dei lavoratori se ne è andato e, soprattutto, come mai è il titolare di RSM Group a dare giustificazioni su una azienda che lui stesso sostiene essere completamente indipendente?
“In ultimo” aggiungono i sindacalisti, “se tutto è così trasparente, perché non veniamo convocati ad un tavolo come da nostra richiesta a discutere di quale sia la vera situazione?”
Alessandro Santini Fiom-Cgil Carpi
Alessandro Cambi Fiom-Cgil Modena