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Modena, 18 luglio 2016
Esiste ancora una politica che sa guardare oltre gli spot da campagna elettorale, tutelare il lavoro e valorizzare le professionalità quali valori fondamentali della nostra società?
Ce lo auguriamo, ed ogni tanto, fortunatamente ne cogliamo qualche traccia. La senatrice Pd Lucrezia Ricchiuti, già relatrice dello schema di decreto legislativo recante misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione (atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 185 del 2015) in un recente comunicato stampa (14 luglio 2016), con riferimento alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Renzi sulla “cancellazione” di Equitalia dichiara: “….credo che il dibattito politico sarebbe più utile al Paese se si partisse dalla semplice considerazione che è l’attuale sistema normativo ad aver attribuito a questa società (n.d.r. Equitalia) la delicata funzione pubblica della riscossione coattiva. Bisognerebbe avere quindi molta più cautela e prudenza quando si mandano messaggi politici che appaiono risolutivi, specie quando si ha a che fare con migliaia di lavoratori che svolgono un ruolo essenziale per il recupero delle entrate nello Stato e che ora si domandano quale sia il loro destino professionale”.
Per fare vincere una politica che sappia andare oltre gli slogan che considerano il fisco unicamente come nemico e non, invece, necessario e giusto contributo di tutti alla vita della collettività, la Cgil, da sempre impegnata nella tutela dell’interesse collettivo e nella difesa del lavoro rimane in prima linea nella battaglia in atto, con tutte le lavoratrici ed i lavoratori, insieme alle altre organizzazioni, per tutelare la dignità e le condizioni di tutte le operatrici e gli operatori del settore della riscossione dei tributi, e perché nel disegno di riforma oggi allo studio ne vengano tutelate e valorizzate le professionalità.
È necessario che gli Italiani sappiano che Equitalia opera per lo Stato, e secondo le leggi dello Stato italiano, per consentire, grazie al lavoro dei propri dipendenti, non l’arricchimento privato, ma la raccolta di risorse per finanziare servizi a favore dell’intera collettività. I cittadini devono sapere che, comunque si chiami, occorrerà sempre un ente che svolga questa funzione, e che mantenere la funzione della riscossione distinta dall’attività dagli Enti accertatori consente, oggi, la giusta contrapposizione e terzietà dell’agente a puro vantaggio dei contribuenti.
Il rapporto con il cittadino può essere sempre migliorato, ma per farlo non serve “cancellare” Equitalia, ovvero una struttura specializzata e professionale, bensì cambiare le regole che governano l’attività di riscossione, ovvero le leggi dello Stato. La vera sfida per il domani è indicare modalità che consentano di trattare chi è veramente in difficoltà diversamente da chi, invece, evade per scelta e/o professione! Questa è la proposta del sindacato che già la scorsa estate è stata portata all’attenzione delle istituzioni attraverso audizioni presso le Commissioni Finanze dei due rami del Parlamento, e che riteniamo possa consentire di aumentare le entrate per lo Stato, migliorare il rapporto con i cittadini e salvaguardare il lavoro e le condizioni delle migliaia di lavoratrici e lavoratori professionali.
FISAC CGIL EMILIA ROMAGNA