13 Gen 2018 appalti, castelfrigo, conto corrente solidarietà, false cooperative, filt, flai, sciopero,
La vertenza “Castelfrigo” è un vertenza sindacale per la dignità del lavoro che è partita all’inizio del 2016 e che, di fatto, dura tuttora. Una vertenza che coinvolge 70 lavoratori immigrati, soci di due false cooperative in appalto presso la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO), di nazionalità ghanese, albanese e cinese che hanno deciso di dire basta!
Basta agli appalti, basta alle false cooperative e basta rubare! Questi sono gli slogan gridati durante i cortei che si sono svolti in questi giorni per le vie di Castelnuovo R. (MO), nel centro, e per le vie della zona industriale davanti alla Castelfrigo, davanti alle rinomate industrie delle carni, davanti alle sedi di tutte le Istituzioni (Comune, Provincia, Prefettura, DTL, Regione e Parlamento).
Questi lavoratori hanno deciso di dire basta non solo perché è giusto dirlo, ma perché è degno di esseri umani che non chinano la testa davanti a continui soprusi e ingiustizie. Una battaglia che fanno per loro stessi, ma anche per i tanti italiani che si trovano “prigionieri” di queste false cooperative. Una battaglia che interessa il comparto della lavorazione delle carni, ma anche altri settori: dai campi, fino agli ospedali, passando per i macelli.
Dal 17 ottobre 2017 questi lavoratori sono in sciopero ad oltranza perché Castelfrigo e le false cooperative hanno deciso di sbarazzarsi di loro con due procedure di licenziamento collettivo, la prima motivata da calo di lavoro, la seconda per cessazione dell’attività delle false cooperative. Si licenzia mentre nello stabilimento si continua a lavorare 12 o 13 ore al giorno, sabato in straordinario e anche, a volte, nei giorni festivi. Si chiudono le false cooperative, capeggiate da prestanomi, indebitate fino al collo con tutti gli Enti, per aprirne delle altre; come nel “gioco dell’oca” che si ripete sempre ogni due o tre anni nel settore degli appalti di manodopera.
Questi lavoratori hanno deciso di protestare pacificamente (presidi autorizzati e cortei autorizzati secondo le prescrizioni della legge) perché hanno fiducia nella Cgil e nei valori che vuole portare avanti: salvaguardia dell’occupazione, dignità e diritti di chi lavora e legalità fuori e dentro i luoghi di lavoro.
Questi lavoratori stanno portando avanti una battaglia che è di tutti, che va oltre la salvaguardia del loro posto di lavoro, che parla a tutti i lavoratori impegnati negli appalti, ma anche a quelli occupati nelle imprese committenti.
Questi lavoratori, dopo oltre un mese di sciopero, sono intenzionati a proseguire ad oltranza.
Chiediamo a tutti la giusta e necessaria vicinanza morale, ma anche solidarietà economica, per questo chi volesse sostenere economicamente questi lavoratori, può farlo attraverso un versamento sul conto IT10F0312702404000000002141 intestato a “FLAI Emilia Romagna vertenza Castelfrigo” con causale “sostegno lavoratori cooperative Castelfrigo”.
Bologna, 1 dicembre 2017
La Segreteria Flai Cgil Emilia Romagna